Sfilata dei big del centrodestra oggi a Palermo a sostegno della candidatura di Renato Schifani. E’ l’ex presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani a rappresentare i vertici nazionali di Forza Italia. L’esponente azzurro è intervento sul palco del multisala Politeama per esprimere la propria vicinanza all’ex presidente del Senato. Tema forte dell’intervento di Tajani quello delle infrastrutture, in particolare il rilancio del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

Tajani: “Forza Italia farà numeri consistenti”

Un momento, quello della convention del centrodestra, nel quale non poteva mancare una folta rappresentanza di Forza Italia. Presenti, oltre ad Antonio Tajani, il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè e alla senatrice Licia Ronzulli. Collegato in diretta invece il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.

Intervenuto ai microfoni dei giornalisti, Antonio Tajani ha parlato della campagna elettorale, in particolare delle indicazioni date dai sondaggi e che vedono la compagine azzurra in discesa sul fronte Nazionali. “Non diamo retta a quei 2-3 sondaggi che poi sono magari anche taroccati, sono convinto che avremo un consistente numero deputati a Roma e a Palermo. Sono ottimista: se in Sicilia vinciamo con Renato Schifani non mi pare ci sia crisi di risultati”.

L’ex presidente del Parlamento Europeo ha poi ribadito la regola interna alla coalizione di centrodestra, in caso di vittoria, per l’indicazione del futuro premier. “Tutti noi ci siamo dati una regola che rispetteremo. La forza politica che avrà più voti indicherà al Capo dello Stato, assieme a tutta la coalizione, un nome. Poi sarà lui a decidere. Chiunque sarà indicato dal centrodestra noi lo sosterremo. Non abbiano pregiudizi nei confronti di nessuno. L’importante adesso è vincere le elezioni perché tra i sondaggi e il voto c’è sempre da lavorare tanto”.

Sul ponte sullo Stretto

Come sopra ricordato, buona parte del discorso di Antonio Tajani è stata diretta al tema delle infrastrutture. A cominciare da quelle con il maggiore rumore mediatico, ovvero il ponte sullo Stretto e i termovalorizzatori. “Sono opere fondamentali per la Sicilia. E’ impensabile non realizzare i termovalorizzatori e inviare i rifiuti in Germania o in Svezia, in questo questi Paesi ci guadagnano due volte perché li paghiamo per prendersi la spazzatura e loro producono energia rivendendola”.

“Sarà il prossimo governo di centrodestra a decidere come fare il Ponte – ha proseguito Tajani -. Ci sono progetti pronti a partire senza fare ulteriori studi “, ha aggiunto. Tajani inoltre ha affermato che “in Sicilia bisogna realizzare l’alta velocità, l’Isola non può avere una rete ferroviaria dell’Ottocento”.

La logica del voto utile

L’esponente di Forza Italia si è focalizzato poi sulla logica del voto utile, attaccando le compagini del cosiddetto Terzo Polo. “E’ impossibile che possano avere un ruolo politico in Italia e in Sicilia. Ciò perché hanno numeri marginali. In realtà il quarto polo, perché l’opposizione sarà guidata da Pd e M5s. Loro faranno la ruota di scorta“. Su Gaetano Armao, che ha lasciato Fi per candidarsi a governatore in Sicilia col Terzo Polo, Tajani ha detto: “Chi ha fatto il vice presidente della Regione non può fare scelte simili, lui lo ha fatto e sarà marginale”.

Marginalità che, secondo Tajani, si addice anche all’ex sindaco di Messina Cateno De Luca. “Un voto diretto a lui, seppur legittimo, è un voto sprecato, perso. Le sue liste possono avere un consenso momentaneo, ma non portare al successo. Il voto a De Luca non porta nulla alla Sicilia e non dà contributi ai territori”.

 

 

 

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