Il leader della Lega Matteo Salvini arriva a sorpresa a Palermo per partecipare alla convention del centrodestra, organizzata a sostegno della candidatura di Renato Schifani a presidente della Regione. L’esponente del Carroccio ha parlato sul palco del multisala Politeama, parlando di temi isolani e nazionali. Fra questi, l’esponente di Prima l’Italia ha dedicato grande spazio al tema dello stop al caro bollette, ritenuto una priorità per evitare un’emorragia di posti lavoro durante il prossimo inverno.

Salvini a sostegno di Renato Schifani

Matteo Salvini e Mario Barbuto sul palco di Palermo, convention Schifani

Ad affiancare il senatore nella sua visita palermitana, il coordinatore regionale della Lega Nino Minardo e i vertici provinciali del partito. Un’occasione nella quale Matteo Salvini ha chiamato sul palco Mario Barbuto, candidato al collegio uninominale di Palermo ed esponente dell’Unione Italiana Cechi. Un modo per introdurre un tema quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Occasione nella quale il leader della Lega ha ribadito il proprio sostegno a Renato Schifani, sottolineando il ruolo giocato dalla Lega. “Per la prima volta nella storia la Lega contribuirà al buon governo della Sicilia, c’è bisogno di una Isola che viaggia, che lavora. Servono infrastrutture, strade, ferrovie e Ponte sullo Stretto. C’è bisogno di un’Isola pulita, troppi anni persi senza fare i termovalorizzatori. I rifiuti devono essere energia, calore e ricchezza, non possono essere un peso economico e sanitario per i siciliani”.

“In Sicilia 1200 chilometri di ferrovie sono a binario unico, 700 a gasolio – ha poi aggiunto sul palco -. Poi ci sono quelli che chiaccherano di ambiente e se ne fregano dello sviluppo. Chi sceglie noi, sceglie una Sicilia che viaggia, che investe e che crea lavoro. Ferrovie dello Stato non può lavorare bene solo in alcune zone. Abitare in un Isola non vuol dire essere cittadini di Serie B“.

Caro Bollette

Matteo Salvini e Nino Minardo alla convention di Schifani

Tema centrale dell’intervento del leader leghista è quello del caro bollette. Un tema molto sentito da famiglie ed imprese, con aumenti che rischiano di mettere in ginocchio l’economia. Previsioni che il senatore vuole evitare, lanciando un chiaro appello alle forze politiche nazionali. “Sono terribilmente preoccupato e sconcertato dai miei colleghi segretari di partito, soprattutto a sinistra, che non capiscono che luce e gas sono un’emergenza nazionale, rischiamo la catastrofe, rischiamo la sciagura. Occorre un decreto da 30 miliardi, oggi, per bloccare gli aumenti di luce e gas come fa tutta Europa. Se non interviene l’Europa è un male ma il governo italiano che è in carica deve intervenire“.

Un’emergenza che Salvini paragona a quella vissuta durante gli anni di pandemia, lanciando chiare allusioni al fronte del centrosinistra. “Come per il Covid è stata una strage di vite, qui è una strage di posti di lavoro. Stiamo perdendo troppo tempo. Ameno che a sinistra qualcuno non stia calcolando di giocare sulla pelle degli italiani, e siccome perde le elezioni, gioca allo sfascio per arrivare al caos a ottobre. Sarebbe da irresponsabili“.

 

 

 

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