Le targhe alterne in vigore da oggi a Palermo potrebbero essere un altro provvedimento illegittimo assunto dall’Amministrazione comunale. Non si tratta, infatti, di un provvedimento nuovo ma della proroga di una ordinanza in vigore dai tempi del sindaco Cammarata che avrebbe esaurito le sue motivazioni.

A denunciare questo rischio sono il vice presidente del Consiglio Comunale Nadia Spallitta e il rersponsabile ambiente del Pd di Palermo Stefania Munafò.

“Il sindaco non si è mai preoccupato della salute dei cittadini – dice la Munafò -. Pensa solo a fare cassa, prima con le 100 euro della ztl per salvare Amat ora con le multe da 163 euro applicando una vecchia ordinanza del 2010 con dati relativi all’inquinamento del 2009”.

“Una ordinanza emessa da Cammarata – racconta Stefania Munafò – a seguito di diverse note inviate da parte del settore Territorio e Ambiente in cui venivano richieste iniziative mirate al contenimento del inquinamento atmosferico. I dati forniti dalla rete di monitoraggio del inquinamento del comune di Palermo evidenziavano criticità non di poco conto, motivo per cui venne emesso il provvedimento secondo l’art. 54 comma 4 del decreto legislativo 267/00 che conferisce al sindaco la facoltà di emettere provvedimenti ‘contingibili e urgenti’ e visto l’art 7 del codice della strada che permette di sospendere temporaneamente la circolazione veicolare”.

“Misure da attuare nel breve periodo al fine di ridurre i valori e le soglie di allarme per l’incolumità dei cittadini – sottolinea – non certo che possano durare in eterno e, nel caso in specie, sei anni senza che ci sia una revisione della situazione”

“Sono preoccupata per questo provvedimento che l’Amministrazione ha ritenuto di potere applicare – le fa eco Nadia Spallitta – e cioè una vecchia ordinanza dell’ex assessore Scoma. Ritengo che sia indispensabile adottare misure di contenimento dell’inquinamento atmosferico e dunque a tutela della salute pubblica, ma dubito ancora una volta che il percorso seguito dall’Amministrazione sia quello corretto. Infatti l’ordinanza sulle targhe alterne del 2010 si fondava su studi e verifiche del 2009, oggi ampiamente superati e non più rappresentativi degli attuali livelli di smog in città”.

“Temo dunque che il provvedimento possa risultare inadeguato – continua la Spallitta –  dal momento che non tiene conto di luoghi e parametri interessati da un maggiore inquinamento atmosferico. Inoltre, sotto il profilo giuridico, prevedere la circolazione a targhe alterne contrasta con l’introduzione delle Ztl previste dal Pgtu del 2013 e dai provvedimenti esecutivi e attuativi successivi (n. 365/2013 Pgtu; n. 166/2015 della Giunta comunale; n. 787/2015 che introduce le Ztl e le relative tariffe; n. 28/2016 e n. 32/2016 che regolamentano le entrate nella Ztl centrale ed ancora le ordinanze dirigenziali n. 161 n. 195, che regolamentano l’accesso, il transito e la sosta nelle Ztl centrali)”.

“O si consente il traffico a targhe alterne o lo si vieta con le Ztl. che sono sono state sospese dal Tar, ma sono ancora vigenti e rappresentano un’abrogazione dei precedenti provvedimenti incompatibili con l’ordinanza del 2010. In altri termini se l’Amministrazione non adotta atti non solo più opportuni e calibrati in relazione alle aree sensibili – ma sopratutto superati dai provvedimenti successivi – si corre il rischio che ancora una volta, in sede di contenzioso, l’ente possa risultare soccombente, con i conseguenti e inaccettabili danni all’erario”.

“Il sindaco oggi riserva ai palermitani un altro pacco regalo – dice ancora Stefania Munafò – Riesuma una vecchia ordinanza senza avere accertato ne motivato criticità ambientali ordina la limitazione della circolazione dei veicoli!
Peraltro questa amministrazione ha effettuato i controlli di inquinamento resi noti stamattina ai sindacati,che risultano ben al di sotto della soglia prevista per legge! Per cui non sussiste nessuna motivazione vera a tutela dei cittadini ed è evidente che questo provvedimento illegittimo che non contiene ne dati aggiornati ne le motivazioni ha le stesse carenze della ordinanza del TAR sulla sospensione della ztl ovvero carenza di motivazioni”.

“Auspico che l’Amministrazione – conclude Nadia Spallitta -riveda la sua posizione e valuti con strumenti coerenti e aggiornati le misure da intraprendere a tutela della salute pubblica. In tal senso è indispensabile procedere con l’aggiornamento – obbligatorio dall’ottobre del 2015 – del Pgtu, strumento che garantisce la possibilità di affrontare in modo organico, razionale e complessivo, i delicati temi della viabilità, della viabilità e della sicurezza pubblica, che non consentono un approccio approssimativo con provvedimenti “tampone”, inidonei come tali alla risoluzione dei problemi”.

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