Rateizzazioni fino a dieci anni e con un tetto massimo di 120 rate. E’ stata approvata in Consiglio Comunale la delibera che modifica l’articolo 35 del regolamento sul CUP (Canone Unico Patrimoniale), ovvero quella che ‘volgarmente’ rappresenta la tassa sull’occupazione di suolo pubblico. Cambiamenti apportati da Sala delle Lapidi al fine di diminuire l’impatto tributario sulle attività commerciali, fiaccate da due anni di pandemia. Atto che passa non senza polemiche. Decisivo, nell’economia dell’atto, l’emendamento di “Oso” che è andato ad introdurre l’istituto della fidejussione in favore del Comune per i debiti al di sopra dei 50.000 euro. Voti decisivi e che hanno fatto infuriare le opposizioni di centrosinistra, che hanno accusato Ugo Forello e Giulia Argiroffi di essere “stampella della maggioranza”.

La seduta sulle modifiche alla tassa sul suolo pubblico

Delibera commentata positvamente dall’assessore Giuliano Forzinetti, proponente delle modifiche al regolamento per l’occupazione di suolo pubblico. “L’atto approvato oggi consentirà di poter rateizzare fino a dieci anni l’importo dovuto, mentre l’attuale regolamento prevedeva soltanto il pagamento di 4 rate entro lo stesso anno”. Ciò, sottolinea Forzinetti, “eviterà la chiusura di tantissime attivitá che non avrebbero potuto pagare in tempo brevi le loro pendenze tributarie. Non potevamo permettere un danno simile al nostro tessuto produttivo”.

Nell’ultima seduta, i gruppi di centrodestra erano fiaccati da numerose assenze. Sembra lontani i tempi in cui la coalizione a sostegno del sindaco si presentava compattamente a Sala delle Lapidi per portare avanti la rimodulazione del piano di riequilibrio, fortemente voluta dal vicesindaco Carolina Varchi. Ma proprio i banchi di Fratelli d’Italia sono rimasti fra i più vuoti della maggioranza. Fatto che ha costretto gli esponenti di punta del sindaco ad un accordo d’aula per portare a casa l’atto.

Centrodestra: “Senso responsabilità di maggioranza e parte delle opposizioni”

Opinione condivisa dai capigruppo di maggioranza. “Possibilità di rateizzare fino a 120 rate, regime speciale senza fideiussione per gli arretrati degli anni 2021 e 2022 e l’impegno per l’amministrazione di modificare anche il regolamento della rateizzazione dei tributi, armonizzandolo a quello approvato oggi, sono segnali chiari ed inequivocabili di un cambio di passo per la città. Con questo atto – ammettono però Gianluca Inzerillo, Domenico Bonanno, Dario Chinici, Alessandro Anello e Giuseppe Milazzo -, approvato grazie al volere della maggioranza e alla responsabilità di una parte delle opposizioni, aiutiamo concretamente tutte le attività commerciali, le ditte e le associazioni concessionarie di aree pubbliche o in possesso di dehors”.

‘Oso’: “Abbiamo perseguito bene comune”

Un contributo, quello di ‘Oso’, espresso tramite un emendamento “grazie al quale da oggi tanti imprenditori potranno regolarizzare le loro posizioni per gli anni 21 e 22 con rateizzazioni e senza fidejussione, mentre a partire dall’anno in corso, per gli importi superiori a 50.000 euro, il comune avrà la garanzia della fidejussione, così da potere liberare immediatamente le somme accantonate perché non più di difficile esigibilità. Abbiamo supportato i numeri della maggioranza non sufficienti al voto – sottolineano Ugo Forello e Giulia Argiroffi -, con l’onestà intellettuale di chi studia e rimane libero di agire per il perseguimento del bene comune, sempre e comunque“.

Dalle opposizioni: “‘Oso’ stampella della maggioranza”

Una scelta condannata dai gruppi di centrosinistra. “Non sfugga che di nuovo una delibera viene approvata con la presenza del gruppo Oso, che ancora una volta va in soccorso alla maggioranza che non riesce da sola ad avere il numero legale per l’approvazione degli atti, neppure quando così importanti. Noi abbiamo ribadito di essere contrari a far pagare oneri per fideiussioni ai contribuenti che decidono di rateizzare i tributi dovuti al Comune. L’oneroso obbligo di fideiussione potrebbe scoraggiare i contribuenti in difficoltà ad avvalersi del pagamento rateale dei tributi comunali, con conseguenze negative per la stessa capacità di riscossione dei tributi e per le casse del Comune”.