Curare la stenosi valvolare aortica grazie ad un approccio mini-invasivo e con tecniche sempre più all’avanguardia, sarà questo il tema centrale del congresso “ Focus on Transcatheter Aortic Valve Implantation”, organizzato da ISMETT e la Fondazione Ri.MED.

Esperti da tutto il mondo, arriveranno domani – 4 maggio – a Palermo, presso Villa Zito, per parlare delle nuove procedure mini-invasive, in particolar modo si parlerà delle moderne tecniche di sostituzione della valvola aortica, soprattutto della cosiddetta TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation). Fra gli altri: Francesco Musumeci, il chirurgo che nelle scorse settimane ha operato presso il San Camillo di Roma il Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano; Thomas Gleason, direttore dell’Heart and Vascular Institute dell’University of Pittsburgh Medical Center (UPMC) classificato come uno dei migliori ospedali negli Stati Uniti, attivamente impegnato nella ricerca in campo cardiovascolare; Corrado Tamburino dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Catania, fra i primi in Italia ad aver eseguito una TAVI; Antonio Bartorelli, Francesco Bedogni, Azeem Latib e Bernard Reimers, delle prestigiose IRCSS della rete cardiologica italiana; Tomas Bartel, direttore della Cardiologia interventistica della Cleveland Clinic di Abu Dhabi.

Il simposio è organizzato da ISMETT e dalla Fondazione Ri.MED. ISMETT come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) fa parte della rete cardiologica degli IRCCS Italiani. I ricercatori della Fondazione Ri.MED formatisi a Pittsburgh oggi lavorano a stretto contatto con i clinici di ISMETT in avanzati progetti di ricerca traslazionale a beneficio dei pazienti e per la realizzazione brevetti industriali. Responsabili scientifici del Convegno sono il dr Michele Pilato, la Dott.ssa Caterina Gandolfoe il Dr Franco Clemenza. Attualmente l’ISMETT è tra i centri italiani a più alto volume di TAVI con risultati eccellenti in termini di successo procedurale e di sicurezza per il paziente.

La TAVI è una procedura transcatetere, grazie alla quale è possibile applicare protesi cardiache in sostituzione delle valvole aortiche compromesse dalla malattia stenotica (restringimento) senza dover eseguire un intervento di chirurgia maggiore e senza dover fermare l’attività del cuore. Grazie a questa procedura, pazienti che erano ritenuti inoperabili hanno oggi una nuova speranza di cura. “La TAVI – spiega Michele Pilato, direttore del Dipartimento per Cura e lo studio delle patologie cardiotoraciche e dei trapianti cardiotoracici di ISMETT – ha rivoluzionato il trattamento della stenosi valvolare aortica. Pazienti inoperabili o che erano considerati ad alto rischio per la chirurgia tradizionale oggi possono essere trattati con una procedura mininvasiva sicura ed efficace. Man mano che conosceremo i risultati a distanza tale tecnologia sicuramente potrà essere estesa ad una più ampia popolazione i pazienti”.