Il lavoro che non c’è. Grande tensione stamane al Centro per l’Impiego di viale Praga a Palermo. Una ventina di persone disoccupate, ex detenuti, sono salite sulla terrazza dell’edificio, al settimo piano, minacciando di buttarsi nel vuoto.
Hanno esposto uno striscione con su scritto: “150 famiglie escluse dal bacino per non aver commesso il fatto!”.
Uno di loro, Pietro Onorato, spiega che fanno parte della Social Trinacria Onlus, ‘chiusa’ da Crocetta nel 2014 e che dava lavoro ad oltre 1100 persone. Ben 150 di loro sono stati esclusi da questo bacino e dicono di non capire perché in quanto non avrebbero più commesso alcun reato. “Vogliamo un documento che attesti le motivazioni di questa nostra esclusione – racconta l’ex pip – perché ad oggi non c’è stata alcuna spiegazione. E’ da tempo che rimandano nel darci delle risposte. Abbiamo sbagliato in passato, abbiamo scontato i nostri errori e adesso vogliamo tornare a lavorare, esattamente come tutti gli altri.”
Molti i manifestanti a cavalcioni sul muretto di cinta della terrazza che si affaccia in via Briuccia, dove sono intervenuti gli agenti in assetto antisommossa, la polizia municipale, il 118, tre squadre dei vigili del fuoco che hanno montato i materassi gonfiabili per attutire eventuali cadute.
Alcuni pompieri sono saliti sulla terrazza insieme ai manifestanti per convincerli a scendere.
Intorno alle ore 13 i manifestanti hanno ritirato lo striscione esposto. L’allarme è rientrato solo poco prima delle 15, quando tutti i manifestanti hanno abbandonato il tetto dell’edificio ed i vigili del fuoco hanno potuto smontare i materassi gonfiabili.
Una storia che purtroppo si ripete, ed anche frequentemente. L’ultima minaccia di suicidio al Centro per l’Impiego risale al 9 marzo scorso, quando un disoccupato, era salito sulla stessa terrazza con la medesima intenzione.
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