Deputati, rappresentanti di partito e sostenitori fanno quadrato attorno a Gianfranco Miccichè dopo la spaccatura che si è venuta a creare all’interno di Forza Italia. Una fronda del partito azzurro formata da deputati nazionali ha aperto una falla nella stabilità degli equilibri che fino ad oggi avevano retto la base di Forza Italia dell’Isola. Ci sono Francesco Scoma e Nino Germanà tra i membri del parlamento forzisti che hanno chiesto il passo indietro di Miccichè da commissario regionale del partito poiché ricoprirebbe contemporaneamente ruoli tra loro incompatibili.
Non viene digerito in sostanza il doppio incarico di commissario di partito-presidente dell’Ars. Con una lettera invitano Silvio Berlusconi a prendere provvedimenti e destituire Gianfranco Miccichè dalla carica di Commissario regionale del partito.
Alla venuta alla luce della spaccatura, subito in tanti hanno voluto prendere le distanze dalla posizioni dei “dissidenti”. E, dopo la lettera dei deputati anti Miccichè, è giunta sulla scrivania del Cavaliere anche quella di assessori regionali, i deputati, i senatori, i consiglieri e coordinatori provinciali siciliani. In coro chiedono di mettere a tacere i malumori. “Non esiste un solo motivo per cui oggi, improvvisamente, si debba anche solo discutere l’ipotesi di un cambio di leadership”, hanno scritto a Berlusconi ribadendo la propria fiducia nei confronti di Micciché.
A Berlusconi ha scritto anche l’europarlamentare di Forza Italia Giuseppe Milazzo confermando la fiducia al presidente del Parlamento siciliano. Fedeltà a Miccichè ha giurato anche il deputato Michele Mancuso. ” Il partito regionale è sano e forte. “Non sarà certamente la mira personale di qualche avventuriero a buttar fango su una classe dirigente che vede nel nostro leader, Gianfranco Miccichè, l’unico capace di raggiungere traguardi così ambiziosi, non ultimo la vittoria alle europee e prima ancora l’accordo vincente delle regionali attorno al candidato Musumeci”.
Il neo parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana del gruppo di Forza Italia Mario Caputo cerca di stemperare le tensioni. “Tra poco ci saranno nuovi appuntamenti elettorali – ha detto – ed il partito deve tornare ad essere forza protagonista del centro destra. Per il rilancio della nostra azione politica non servono polemiche ma obiettivi e attività concrete per una programmazione di partito”.
Intanto Miccichè deve vedersela con un’altra grana dopo essere stato tirato in ballo, politicamente, nell‘inchiesta sui fondi europei in cui è indagato il nipote, l’avvocato Giuseppe Guttadauro. “Io a Gianfranco glielo dico”, prometteva il professionista agli altri indagati, riferendosi all’attuale presidente dell’Assemblea Siciliana Gianfranco Miccichè.
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