I parlamentari siciliani e il governo nazionale si attivino per impedire un bagno di sangue a causa della rappresaglia che si sta registrando il Libia. È l’appello di Siciliani verso la Costituente. Il movimento politico siciliano invita i governi ad azioni che consentano di ripristinare la pace e nuovi equilibri politici nello stato dell’Africa settentrionale. “Il Governo italiano si faccia promotore di azioni concrete presso l’ONU, al fine impedire che le tensioni determinatesi in Libia possano sfociare in un ennesimo bagno di sangue”, chiede il coordinatore Salvo Fleres che segue l’evolversi della situazione libica tenendosi in stretto contatto con gli esponenti di Mabda, il movimento democratico e pacifista che ha recentemente incontrato a Tunisi.

“Seguo con grande preoccupazione l’evolversi della situazione libica – dice – e ricevo notizie molto allarmanti, anche se ci giungono con grande difficoltà, a causa di blocchi nelle comunicazioni internazionali, da alcuni esponenti di Mabda”.

Salvatore Grillo, tra i fondatori del movimento, è in contatto permanente con alcuni cittadini libici che vivono a Roma, anche loro aderenti a Mabda, e anche questa fonte fornisce informazioni pessime – prosegue Fleres – Dalla pace in Libia dipende molta della nostra sicurezza, oltre alle politiche legate alle dinamiche del prezzo del petrolio e alle dimensioni dei flussi migratori. “L’Italia ha il dovere di essere parte attiva nella vicenda – dice Fleres – e i parlamentari eletti in Sicilia, terra di prima linea rispetto al focolaio di guerra, si muovano in conseguenza in Parlamento”.

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