La guardia costiera di Termini Imerese hanno sequestrato con l’ausilio dei tecnici dell’Arpa Sicilia un’area di 80 metri quadrati nella sede operativa di una società che opera nel settore del trattamento e recupero di rifiuti non pericolosi accertando numerose inosservanze delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni ambientali rilasciate dagli organi competenti. L’area occupata è stata sequestrata insieme ai rifiuti presenti, classificati come non pericolosi, composti da scarti metallici e big bags contenenti cinghie in materiale plastico, filtri e materiale assorbente.

Il rappresentante legale della società è stato denunciato per abbandono e deposito incontrollato di rifiuti e inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni.

Le attività di polizia ambientale proseguiranno con controlli mirati ad accertare eventuali cause che possano pregiudicare l’integrità dell’ambiente marino e costiero, con particolare riferimento ai target individuati nell’area di giurisdizione.

Il furto alla Rap

“Andiamo avanti nonostante tutto, ma se oltre ai comportamenti illeciti e alle migliaia di incivili che ogni giorno sfregiano la città dobbiamo fare i conti anche con i furti, diventa impossibile per noi andare avanti”. È l’amaro sfogo del presidente della Rap, Giuseppe Todaro. Ieri durante le attività straordinarie di pulizia effettuate nella zona di Ballarò, in particolare in via Diego Orlando, è stata rubata la batteria a un autocarro della RAP.

Autocompattatori rubati

Ad accorgersi del furto la stessa squadra che si stava occupando della rimozione di rifiuti abbandonati su strada, sia misti che ingombranti. Il mezzo manomesso trasportava il “bobcat” utilizzato nel quartiere, almeno due volte a settimana, per interventi straordinari di bonifica e ripristino del decoro urbano.

Gli interventi con il mezzo pesante e con l’ausilio di tre autisti – quattro operatori, un autocompattatore, due scarrabili di cui uno con una motrice, due autocarri leggeri per il ritiro degli ingombranti – si aggiungono a quelle attività di ordinaria amministrazione come spazzamento, svuotamento di cassonetti e cestini gettacarte che comunque non risultano mai sufficienti, nonostante si garantiscano quotidianamente.

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