“Si dice che le persone vanno e vengono, ma questo diamante particolare era molto speciale e sebbene tu possa essertene andata e il mondo non ne sia a conoscenza io ti vedo ancora celestiale” canta Chris Martin sulle note di Everglow dei Coldplay, accompagnando l’uscita del feretro di Sara Campanella. Palloncini bianchi volano in cielo, la chiesa di San Giovan Battista e le 1.500 anime osservano in silenzio l’ultimo viaggio verso la casa del Padre. Le saracinesche sono chiuse, in ogni angolo di Misilmeri c’è un pezzo di Sara: “Mi amo troppo per stare con chiunque” scriveva la giovane studentessa sui suoi canali social.

A prendere parola è il cugino Antonio che con voce spezzata butta giù dei pensieri: “Chi l’ha conosciuta sa quanto fosse speciale e parlarne al passato fa male – dice – Sara per tutti noi è ancora presente. Aveva voglia di costruire il suo futuro e farlo con il cuore. Ricordo tanti momenti bellissimi con lei, non era solo una cugina ma la sorella che non ho mai avuto. Adesso non ci resta che il ricordo e l’amore che ci ha lasciato”.

L’omaggio del sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo

La perdita di Sara ha colpito l’intera comunità cittadina. Sara è entrata nella casa di ognuno di noi e ne è diventata parte integrante. “Per Sara, figlia di tutti noi” è inciso sulle saracinesche abbassate. Un dolore che ha colpito i cittadini e che ha trovato voce nelle parole del sindaco Rosario Rizzolo, intervenuto per esprimere il cordoglio: “Provo solo sentimenti di orrore: ancora una volta la mano di Caino ha sorpreso una sorella inerme, il suo sangue innocente offende questa mia città laboriosa e onesta. Vogliamo una giustizia chiara e ferma, senza di essa non si può eliminare la sfiducia nei confronti di questa società: provo anche sentimenti di compianto e preghiera per Sara e per la sua famiglia, a cui a gara vorremmo asciugare le lacrime e recare soccorso. Tutti possiamo e dobbiamo fare qualcosa per cambiare questo mondo: l’amore vero lascia liberi di essere se stessi e questo molti uomini ancora non l’hanno capito; il dolore per un fallimento amoroso non può degenerare in odio violento verso chi è ritenuto responsabile della propria sofferenza”.

Sui social compare la dolce dedica del fidanzato Antonino

E’ di pochi minuti fa la dedica sui social di Antonino, fidanzato di Sara. Sullo sfondo, centinaia di palloncini rossi destinati a toccare il cielo: “Tutto questo per te piccola mia! Non ti dimenticherò mai, ti amo!!!”.

La lettera dei colleghi

“Cara Sara, scriviamo insieme con una sola voce, ma con 1000 cuori spezzati che ti portano dentro ogni giorno. È difficile trovare le parole giuste per parlarti ora, perché nulla sembra bastare per descrivere ciò che sei stata e ciò che continui a essere per tutti noi. Sei entrata nelle nostre vite in punta di piedi, con quella tua dolcezza naturale e quella luce che sapevi portare anche nei giorni più bui. E una volta entrata non sei più andata via, hai dato un senso a momenti che sarebbero passati inosservati. Hai trasformato le fatiche dello studio in esperienze da vivere insieme. Hai saputo essere collega, amica e sorella. In ogni gesto, in ogni parola c’era amore, in ogni tuo sorriso c’era una promessa Ci sono per te. Ci manchi Sarah, Ci mancano le tue risate contagiose, il tuo dialetto che ci faceva ridere, i tuoi messaggi per chiedere bobine o semplicemente sapere cosa mangiavamo a pranzo. Ci mancano le notti a studiare insieme in videochiamata, i consigli scambiati, le parole dette nei momenti difficili, Le mani che si stringevano anche solo virtualmente, per dirci non sei sola, Ricordiamo ogni piccolo frammento che ci hai lasciato, perché per noi sei stata un dono, un dono raro, un’anima piena di vita, di bontà, di forza, capace di vedere il bello anche dove sembrava non esserci. Abbiamo imparato da te più di quanto tu possa immaginare. Avevamo ancora tanto da fare insieme viaggi, estati, risate, sogni. La vita ci ha strappato tutto troppo presto e in modo crudele. Ma non ti ha portata via davvero, perché tu sei viva in ognuno di noi e in ogni traguardo che raggiungeremo. Ogni passo che faremo sarà anche per te, lo promettiamo. Concluderemo questo percorso con il cuore rivolto al Cielo, dove ora sei tu a guardarci e continueremo a raccontarti, a ricordarti, a sorridere pensando a te. Perché l’amore va oltre tutto, anche oltre la presenza fisica. Condividiamo oggi queste parole di Sant’Agostino che ci parlano di te. La morte non è niente”.

Avviato l’iter la laurea per Sara

Davanti ad una platea commossa, la rettrice dell’Università di Messina, Giovanna Spatari, prende la parola leggendo la mail  che Sara aveva scritto al professore Berretta per chiedergli di seguirla nella stesura della tesi di laurea: “Gentilissimo professore Berretta, sono Sara Campanella studentessa frequentante il terzo anno del corso di laurea in tecniche di laboratorio biomedico. Purtroppo non ho potuto essere presente alla prima lezione in quanto ho dovuto sottopormi a un intervento chirurgico, ma dalla seconda lezione ho seguito con entusiasmo il corso.

E sono rimasta profondamente colpita dal suo sapere comunicare contenuti complessi e importanti in modo chiaro e coinvolgente. Inoltre, la sua materia ha suscitato in me un profondo interesse e mi piacerebbe molto approfondire questo percorso di studio con la scrittura della tesi sotto la sua supervisione. Vorrei pertanto chiederle la disponibilità a seguirmi nella preparazione della tesi di laurea come relatore per sviluppare un progetto di ricerca significativo. Resto in attesa di una sua risposta e, se possibile, di poter fissare un appuntamento secondo la sua disponibilità. La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione e le invio questa mail”.

“Con questa richiesta – ha aggiunto la rettrice – e con la successiva accettazione da parte del professore Massimiliano Berretta docente del corso di laurea di tecniche di laboratorio è stato avviato ufficialmente l’iter della laurea in memoria di Sara”.