La quarta edizione della manifestazione “Da Capo a Capo” sarà in streaming a causa dei protocolli dettati dall’emergenza Covid. Il Teatro alla Guilla, grazie al sostegno dell’assessorato comunale alle Culture, non rinuncia a quello che è ormai da quattro anni un appuntamento fisso nel quartiere Capo.

Il pubblico da casa, collegandosi al sito web del Teatro alla Guilla (www.teatroallaguilla.it) o sulla pagina Facebook (Teatro alla Guilla), potrà seguire da sabato 12 dicembre alle 12, il percorso artistico-itinerante che intreccia teatro, danza, musica, canto, animazione per i bambini e la storia di Palermo con tutte le sue bellezze, attraverso le vie di uno dei quartieri storici della città, con la regia e il montaggio di Ruben Monterosso.

“Da Capo a Capo”, da un’idea di Valerio Strati, è un progetto che parte dal basso, dai residenti, dagli artigiani e dai commercianti del mercato storico che hanno voluto fortemente mostrare un volto diverso del Capo. “Ci riusciamo anche quest’anno nonostante la pandemia – dice Strati – In questo momento così difficile per tutti e anche per tantissimi colleghi artisti, abbiamo voluto esserci, anche se virtualmente. La magia del Capo rimane anche in streaming, come rimane anche la professionalità degli interpreti che hanno pensato anche per quest’anno a delle mini performance pensate ad hoc per la manifestazione”.

Immaginando un’asse che da Porta Carini arriva fino alla Cattedrale, passando per cortile dei Caccami, piazzetta Saponeria, piazzetta della Mercede, piazza Beati Paoli e via San Giovanni alla Guilla, si valorizza una zona del centro storico (Patrimonio dell’Unesco) conosciuta principalmente per il mercato del Capo. L’idea è intrecciare gli happening performativi previsti lungo l’asse del mercato del Capo con le attività quotidiane di artigiani e commercianti e con quella dei residenti. A guidare il percorso sarà il giornalista Mario Pintagro che tappa dopo tappa racconterà pezzi di storia del quartiere.

Prima tappa con la performance degli attori Giuseppe Sangiorgi e Ugo Giacomazzi che rivisitano la storia della “Bella Cosimina”, apprezzata donna del quartiere desiderata da tutti, ma sempre ritrosa. Si procede con l’improvvisazione musicale di Gianni Gebbia per passare poi all’intervento dello storico puparo Salvo Bumbello e della sua compagnia che racconta le gesta di Orlando che salva Angelica. Dal balcone, invece, arriva il canto di Giorgia Meli, che rivisita la tradizione siciliana con un brano di Annunziata d’Onofrio.

C’è anche la storia di Pietro Fudduni, nato e vissuto al Capo, narrata da Maria Grazia Saccaro attraverso alcuni aneddoti, mentre Federica Aloisio danza in un cortile raccontando con i suoi movimenti il tempo dilatato del quartiere. Infine, il clown mimo Shravan che, attraverso lo schermo, intrattiene i bimbi con i suoi giochi d’illusione.

Articoli correlati