“Ammonta a più di 30 milioni il credito vantato dall’azienda di piazzetta Cairoli nei confronti del comune di Palermo e di conseguenza crescono sempre di più i debiti della Rap verso Inps, fornitori e Fondo di Previdenza complementare dei lavoratori. L’ auspicio è che riscosso il saldo Tari il comune, già nel corso di questo mese di novembre, si metta in regola con il pagamento dei corrispettivi dovuti all’ azienda”.
Ad affermarlo sono i sindacati aziendali Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Ugl e Filas che aggiungono “se qualcuno immagina che sia sufficiente pagare le retribuzioni dei lavoratori, a volte anche in ritardo, per dire che l’azienda è sana, è bene che smetta di sognare guardando la realtà. Comprendiamo le difficoltà economiche che attanagliano il comune di Palermo, ma la completa riscossione della Tari è un dovere dell’amministrazione locale anche per evitare difficoltà al soggetto gestore dei servizi di igiene urbana e di manutenzione strade”.
Sull’ impianto di trattamento meccanizzato biologico di Bellolampo, i sindacati esprimono forti preoccupazioni e richiamano il socio unico a regolarizzare il rapporto giuridico con la RAP: “non ci risulta che sul contratto di servizio siano state indicate somme per l’ impianto TMB, nonostante ciò, l’ azienda da mesi continua a svolgere tale attività con costi non indifferenti”. Infine lanciano un monito al Presidente della Regione: “le ordinanze del Presidente della Regione hanno determinato un forte appesantimento delle operazioni di trattamento e abbancamento in discarica, inoltre registriamo che alcuni comuni continuano a non pagare e che la capienza della sesta vasca si è abbondantemente ridotta. Se tra un anno – proseguono – sarà impossibile conferire a Bellolampo, i costi di trasporto e conferimento in altri siti delle giornaliere 850 tonnellate di rifiuti della città di Palermo, queste saranno un problema che non potrà ricadere sui lavoratori della Rap”. I sindacati concludono “Pertanto, se l’ amministrazione comunale ritiene tali preoccupazioni dei sindacati e dei lavoratori meritevoli di un immediato confronto, ci dichiariamo fin da subito disponibili, altrimenti, avvieremo tutte le iniziative a tutela dei lavoratori”.
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