Torna questa notte l’ora solare. Un po’ i  ritardo rispetto agli anni precedenti per effetto dii un calendario del 2021 particolare, si torna a quello che per tutti è l’orario invernale.

Quest’anno l’ora legale è durata anche per tutto ottobre

Nella notte tra oggi sabato 30 e domenica 31 ottobre, precisamente alle ore 3:00, si dovranno spostare le lancette dell’orologio indietro di un’ora, tornando così alle ore 2:00. Farà buio prima la sera e si avrà più luce la mattina, almeno nella prima fase. L’ora solare rimarrà in vigore fino alla notte fra sabato 26 domenica 27 marzo 2022.

La conseguenza più evidente è che si potrà dormire un’ora in più, anche se può non sempre essere vero; diversi studi hanno dimostrato che alcuni soggetti possono svegliarsi sempre allo stesso momento.

Il cambio d’ora e le ripercussioni sulla salute

Il cambio d’ora ha delle ripercussioni anche sul nostro organismo: alcune persone infatti, lamentano disturbi come
insonnia, sonno interrotto e difficoltà ad addormentarsi, pertanto aumenterebbe lo stress.
I fastidi sono comunque di breve durata e lievi; il consiglio dei medici è quello di adattarsi in fretta all’alternanza tra luce e buio, magari anticipando di poco l’orario dei pasti e quello del sonno.

Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, a pochi giorni dal ritorno dell’ora solare ha diffuso, come quasi ogni anno, i dati su quanto l’ora legale ha fatto risparmiare all’Italia in termini in energia elettrica: “Nei 7 mesi di ora legale l’Italia ha risparmiato complessivamente 421 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 160 mila famiglie, con un beneficio economico per il sistema di 67,6 milioni di euro”. Si tratta di un incremento rispetto allo scorso anno

Il cambio d’orario resterà in vigore

Da anni, ormai, si parla dello stop per legge a questo cambio d’orario che avviene due volte l’anno ma gli stati membri della Comunità europea non hanno trovato l’accordo e dunque, per il momento, tutto resta come è e non ci sarà lo stop a questa prassi consolidata

Il nostro Paese non ha preso alcuna posizione ufficiale rispetto alla possibilità di abolire il cambio dell’ora. Nel 2018, una consultazione promossa dall’Unione europea, ha visto diverse nazioni favorevoli all’abolizione, mentre altri Paesi (come l’Italia) hanno preferito non esprimersi, lasciando il tutto in sospeso. Alla fine si dovrebbe arrivare ad una decisione a blocchi in cui i paesi dell’Europa Meridionale potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno mentre i paesi del Nord opterebbero per quella solare. Entro aprile 2021 i Paesi Ue dovevano decidere ma non è stato così. Resta, dunque questa consuetudine che vige da 54 anni.