Torna stanotte l’ora legale. Come ogni ultimo sabato di marzo, dovremo portare le lancette dell’orologio un’ora avanti. In questo sfortunato 2020 il ritorno dell’ora prettamente ‘estiva’ cade a cavallo tra il 28 e il 29 marzo.

Bisognerà spostare le lancette degli orologi avanti da un’ora, ‘operazione’ che si compie alle 2 spostando le lancette alle 3. Dormiremo dunque un’ora in meno ma potremo stare alla luce del giorno un’ora in più anche se essendo tutti i quarantena domiciliare la cosa rischia di non avere alcun effetto o effetti minimi sulle nostre vite.

L’ora solare è in vigore in Italia dal 27 ottobre scorso e tornerà in vigore il prossimo 26 ottobre

Non tutti sanno però che potrebbe essere una delle ultime volte che dobbiamo ricordarci di spostare le lancette.  Almeno questo si dice ormai da qualche anno anche se sembra che l’ipotesi di abrogazione di questa pratica, in realtà, sia stata accantonata. Quella dell’ora legale è una convenzione introdotta per la prima volta in Italia durante la prima guerra mondiale come misura di risparmio energetico.

Nel 2019, secondo quanto rilevato da Terna, il risparmio è stato di 505 milioni di kWh (quanto il consumo medio annuo di elettricità è di circa 190 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 250mila tonnellate e a un risparmio economico pari a circa 100 milioni di euro.

Il Parlamento europeo ha proposto l’abolizione del cambio di orario tra solare e legale, su spinta soprattutto dei rappresentanti dei paesi membri del Nord. La richiesta della Commissione era quella di abolire il cambio stagionale già a partire dal 2019, mantenendo per tutti gli Stati membri l’orario estivo, ma la nuova proposta approvata rimanda comunque tutto al 2021.

In più, il compromesso raggiunto per approvare la proposta lascia ai singoli Stati la decisione se mantenere l’ora legale o quella solare, con il rischio concreto di creare una difformità tra i diversi paesi europei che potrebbe avere conseguenze negative e creare problemi di natura economica, nei trasporti ecc. E dunque con la possibilità che di fatto l’idea venga meno

In ogni caso, se la proposta venisse confermata dopo i negoziati in corso tra parlamento e consiglio dell’Unione, gli stati membri avrebbero tempo di decidere da che parte (oraria) stare entro il 2020.

C’è però chi detesta il cambio d’ora tanto da risentirne fisicamente. Ogni anno, dunque, insieme all’ora legale arrivano anche i consigli per cercare di vivere al meglio questo appuntamento con l’orologio. Con le giornate più lunghe, alcuni risentono della perdita dell’ora di sonno con sintomi simili a quelli di un jet leg prolungato: c’è chi necessita anche di tre settimane per abituarsi al cambio.

Per regolarizzare nel più breve tempo possibile il ritmo sonno-veglia, è importante anche ciò che si mangia: il consiglio è di consumare cibi ricchi di triptofano come latticini, carboidrati, cereali, legumi secchi, uova, e anche verdure come carciofi, cavoli, spinaci, zucchine, funghi, oltre a frutta secca e banane.

Un buon aiuto può essere rappresentato dall’assunzione di magnesio che combatte la stanchezza.
Per limitare gli effetti negativi sul sonno è importante inoltre andare a dormire sempre alla stessa ora e cercare di mantenere invariate le proprie buone abitudini, come praticare sport nel corso della giornata o leggere un libro prima di abbandonarsi tra le braccia di morfeo.