Continua per tutto il mese il Carnevale dell’Opera dei Pupi, che coinvolge l’intera via Bara all’Olivella, a Palermo. E domani (sabato 20 febbraio, con replica domenica 21 febbraio, alle 18,30; biglietti: 10 e 5 euro) il teatrino ospita il secondo di tre spettacoli di Opera dei Pupi, guidati da Giacomo Cuticchio, “Ricciardetto si finge Bradamante per amore di Fiordispina” che ha come tema l’amore. L’ultimo, il 27 e 28 febbraio, sarà “Ruggiero salva Ricciardetto dal rogo”.
Lo spettacolo diretto da Giacomo Cuticchio ha come tema l’amore. Fiordispina, figlia del re Marsilio di Spagna, durante una battuta di caccia, nota la presenza di un cavaliere addormentato. Senza svegliarlo si avvicina, lo guarda da vicino e se ne innamora perdutamente. Ma il cavaliere è una donna, Bradamante, sorella di Rinaldo e gemella di Ricciardetto. Fiordispina non può che constatare l’impossibilità di questo amore, tuttavia continua a provare per Bradamante lo stesso sentimento forte e prepotente, e le chiede di accompagnarla a palazzo, diventando almeno sua amica. Il giorno successivo Bradamante lascia Fiordispina per raggiungere la sua famiglia a Montalbano dove racconterà ai fratelli la disavventura appena vissuta. Ricciardetto decide allora di mettersi in viaggio per raggiungere la bella principessa spagnola e, giocando sulla forte somiglianza con la propria gemella, racconta a Fiordispina di essere stato protagonista di un sortilegio che l’ha, di fatto, trasformato in un uomo…
All’ingresso del Teatrino Cuticchio, “Pupi, pupiddi, maschere e paladini”, un pannello dipinto con buchi per i visi: un gioco delle sagome dove grandi e piccoli possono farsi fotografare e diventare Carlo Magno oppure Orlandino. Al laboratorio Cuticchio (da martedì a venerdì, per tutto febbraio) si può visitare la mostra “L’Opra e le sue maschere popolari” che, per la prima volta, racconta i pupi da farsa: personaggi che magari non avevano la grandezza e la maestosità dei paladini, ma possedevano vita e caratteri propri. In mostra alcuni pupi storici di Mimmo Cuticchio, e i ritratti su tela di Tania Giordano, che cura l’esposizione. In via Bara ci si può anche perdere tra le botteghe artigianali: per tutto il mese, saranno al lavoro tornieri, orefici, giocattolai, miniaturisti, pittori, il meglio dell’artigianalità palermitana.
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