Traballa la data del 10 giugno per le elezioni amministrative in Sicilia, L’ipotesi avanzata in questi giorni presenta un problema inatteso legato alla data di svolgimento degli eventuali ballottaggi che cadrebbero il 24 giugno nel bel mezzo degli esami di stato per la maturità degli studenti.

A far notare il problema è stato l’ex deputato regionale e candidat sindaco di Siracusa Vincenzo Vinciullo ma il tema era già all’attenzione degli uffici regionali. Il calendario degli esami di stato infatti, quest’anno prevede le prime due prove scritte il 20 e il 21 giugno e la terza prova lunedì 25 giugno ovvero il giorno seguente agli eventuali ballottaggi del 24 giugno.

Dunque gran parte degli istituti scolastici usati per il voto sono occupati dagli esami e lo spoglio delle schede verrebbe a coincidere con la terza prova scritta o quasi. Impossibile prevedere i tempi dello spoglio e complesso pensare di riattrezzare le aule e le scuole per tempo. Così come non ci sono i tempi neanche per cambiare le sedi dei seggi perchè questo comporterebbe la stampa e la consegna a domicilio di centinaia di migliaia di nuove schede elettorali ai siciliani chiamati al voto nel 137 comuni interessati fra cui ci sono anche 5 capoluoghi di provincia ovvero Catania, Messina, Trapani Ragusa e Siracusa.

Le ipotesi in campo, dunque, sono tre ma ciascuna presenta un problema. La prima è votare il 27 maggio con ballottaggi il 10 giugno ma i tempi per l’indizione delle elezioni e la campagna elettorale sembrano troppo stretti. La seconda ipotesi è votare il 3 giugno con ballottaggio il 17 ma si chiamerebbero i siciliani alle urne alla fine di un week-end lungo e in una terra di astensionismo elevato non è proprio una cosa saggia.

Infine la terza ipotesi, quella di votare il 17 giugno con ballottaggi il 1 luglio. L’unica controindicazione, in questo caso, sarebbe proprio la data del ballottaggio che si sposterebbe un po’ troppo avanti in estate con altri rischi di astensionismo e di nuovo con il rischio di incidere sugli morali degli esami di Stato anche se in questo caso l’impatto sarebbe minore non essendoci la regola della contemporaneità fra tutti gli istituti esistente, invece, per le prove scritte.

Il tema, però, va affrontato e la decisione deve essere presa presto