“La Sicilia è la prima regione del mezzogiorno d’Italia ad aver depositato un’iniziativa di legge che prevede l’adozione della Blockchain per la tracciabilità alimentare e può essere modello per altre realtà territoriali italiane. E’ quanto emerge dall’evento “Come la Blockchain rivoluzionerà il modo di lavorare delle imprese” organizzato dalla Casaleggio e Associati in queste ore a Milano. “Si tratta di un sistema rivoluzionario e assolutamente redditizio per le nostre filiere agroalimentari – ha detto la deputata M5S Ars Jose Marano – per questa ragione siamo qui, per conoscere imprese e realtà economiche e imprenditoriali dove il sistema Blockchain è già un metodo consolidato. Il mercato della Blockchain globale nel 2017 ha raggiunto quota 339,5 milioni di dollari e si prevede che nel 2021 raggiungerà 2,3 miliardi. Gli investimenti nel mondo sono in continuo aumento. La tecnologia Blockchain ha risvolti immediati per la filiera: nell’industria globale infatti, i beni contraffatti rappresentano un valore di circa 461 miliardi di dollari. Sicurezza, trasparenza, qualità, sono dei valori che oggi sono stati messi in discussione. Bisogna invertire la tendenza per far si che i consumatori possano scegliere con consapevolezza i prodotti di qualità, conoscerne la storia con la massima trasparenza. In Italia già ci sono aziende che hanno iniziato a tracciare la filiera in Blockchain. In Sicilia ho proposto in Parlamento una legge per la tracciabilità agroalimentare attraverso la Blockchain. Gli imprenditori siciliani attraverso l’utilizzo della Blockchain, possono raccontare la storia dei loro prodotti ed essere tutelati da un processo di trasparenza degli attori della filiera, rispetto alle pratiche non corrette dei ‘grandi’, che consente di fare emergere e tutelare il Made in Sicily. Il consumatore sceglierà quindi i prodotti delle aziende virtuose e trasparenti che sono all’interno della Blockchain. Non ci sono intermediari, enti che controllano, è un sistema decentralizzato che rappresenta una grande rivoluzione. Spero che la Sicilia – conclude Marano – non chiuda le porte a questa opportunità solo per partito preso”.

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