• Tragedia in terapia sub intensiva
  • Paziente ricoverato all’ospedale Cervello si suicida
  • Era in terapia respiratoria per covid19

Tragedia nelle prime ore del mattino di oggi all’ospedale Vincenzo Cervello di Palermo.

Paziente Covid19 si suicida

Un paziente ricoverato in terapia subintensiva respiratoria per malattia da SARS CoV2  si è suicidato lanciandosi dalla finestra del terzo piano della struttura. Lo rende noto la stessa struttura sanitaria

Tragedia consumata in pochi secondi

“La tragedia si è consumata in pochi secondi – raccontano dal nosocomio – nonostante la prontezza degli operatori sanitari il cui intervento non ha potuto scongiurare il triste epilogo.

Il cordoglio dell’ospedale

“La direzione strategica esprime vivo cordoglio ai famigliari. Sul punto sono in corso le valutazioni di rito delle autorità preposte. Nel massimo rispetto della dolorosa vicenda umana e della privacy  – fanno sapere sempre dall’ospedale – delle persone coinvolte l’azienda non fornirà altri particolari”.

La scorsa settimana la fuga di una neo mamma

Appena la scorsa settimana il medesimo ospedale era stato teatro della fuga di una neomamma positiva al covid19 dal reparto di ostetricia e ginecologia.

La donna positiva doveva essere dimessa da lì a poco. Doveva aspettare l’ambulanza per essere portata a casa e iniziare il periodo di isolamento domiciliare.  In attesa del mezzo del 118 e delle cartelle sanitarie di dimissioni, la donna si è allontanata dal reparto. Il figlio appena nato, negativo al covid19, è stato affidato alla nonna che non era infetta.

Raccontano i medici e gli infermieri dell’ospedale che è entrato il marito, un uomo molto alto e robusto senza mascherina che ha detto di essere anche lui positivo e si è portata via la paziente.

“Io sono positivo e posso entrare – avrebbe detto l’uomo agli infermieri sconvolti per quanto stava accadendo – A nulla sono valse le parole dei sanitari del reparto. I due sono andati via. Non avevano più alcuna intenzione di aspettare. Dicevano che avevano a casa i bambini che li aspettavano”.

L’ospedale ha presentato la denuncia alla polizia. Gli agenti delle volanti sono intervenuti in casa della donna e l’hanno trovata a casa. Sono in corso indagini per accertare le responsabilità di quando accaduto e se marito e moglie potranno essere denunciati per epidemia colposa per avere rischiato di infettare altre persone.

Ripensare i reparti Covid19

“Occorre trovare formule nuove per non trasformare l’isolamento di questi reparti in un’ulteriore pena per i degenti e i loro familiari”  dice adesso l’europarlamentare della Lega Francesca Donato.

“Chiederò all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza – continua la deputata europea – di pensare ai reparti Covid19 non solo in termini di posti letto ma anche di rispetto alla dignità ed alla condizione complessiva dei pazienti. Se nei prossimi mesi si andrà verso una convivenza permanente con il Covid, come l’aumento di contagi e ricoveri nonostante l’incremento dei vaccinati lascia presagire, sarà necessario dotarsi anche di strumenti e strutture adeguate per consentire a chi è colpito dalla malattia di affrontarla con le cure e il supporto psicologico necessario e soprattutto spezzando l’isolamento dai familiari sinora imposto”.

Per la parlamentare europea del Carroccio inoltre “al netto delle note carenze delle Usca in termini di cure domiciliari, che – ricorda – sono di fatto l’unico vero argine alle ospedalizzazioni, sarebbe necessario assicurare la presenza di psicologi nelle corsie ospedaliere, nell’ottica di una messa a punto del servizio psichiatrico e psicoterapeutico nelle strutture territoriali”.

“Nei mesi scorsi ho già visitato il reparto Covid dell’ospedale di Marsala; conto di fare la stessa cosa negli ospedali palermitani e di far giungere all’assessore Razza le mie osservazioni” conclude Donato.

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