Finisce in ospedale con il Covid19 e indossando una mascherina per l’ossigeno lancia un video appello “Abbiamo sbagliato, qui siamo in tanti a stare male, vaccinatevi”
L’appello della ‘no vax’ pentita
E’ l’accorato appello di una donna ricoverata all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera “Voglio dire a tutti: vaccinatevi, perché io ho sbagliato a non farlo e ho rischiato la vita”. Aveva scelto di non fare il vaccino e adesso racconta, con il volto segnato dalla sofferenza, di essersene amaramente pentita: “Qui siamo tutti senza vaccino e abbiamo sbagliato. Siamo tutti pentiti”.
Il video
Nel video, la donna attaccata ad un respiratore artificiale, visibilmente commossa e provata invita tutti i cittadini che finora non si sono vaccinati a farlo prima possibile. Ha toccato con mano la paura, l’inquietudine e la tensione di quei momenti difficili: sono stati i medici, gli infermieri e tutti gli operatori sanitari il suo punto fermo, la forza che le sta permettendo pian piano di superare questa difficile situazione e di far ritorno dai suoi cari. Un’esperienza terribile, quella di questa povera donna, che ha voluto ringraziare i medici che si sono presi cura di lei strappandola alla morte.
Il racconto
Ha raccontato la sua dolorosa storia soprattutto per sensibilizzare coloro che ancora si ostinano a non vaccinarsi a farlo prima possibile.
Il Commissario dell’Asp
Sul tema vaccinazione è più volte intervenuto il Commissario straordinario dell’Asp di Agrigento Mario Zappia che nel suo consueto report settimanale, sottolinea che “Al Covid hospital di Ribera su 40 persone ricoverate 37 non hanno completato il ciclo di somministrazione”.
Dal report dell’Asp sono 33 i nuovi casi di coronavirus registrati in provincia di Agrigento nella giornata del 2 agosto. Si registrano anche due nuove vittime: a Canicatti, la venticinquesima da inizio pandemia, e Porto Empedocle, nono decesso da inizio pandemia. Aumentano anche i ricoveri in ospedale: sono 7.
I paesi più colpiti al momento sono Favara con 283 casi e Porto Empedocle con 89 casi e due persone decedute in quattro giorni.
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