• Aumentano i ricoveri di pazienti contagiati dal Covid19 all’ospedale di Ribera (Agrigento)
  • Il dirigente medico Salvatore Cascio: “Si tratta di pazienti non vaccinati”
  • Si abbassa anche l’età dei ricoverati, più colpiti adesso dal virus i 60enni

La morsa del Covid19 non allenta la presa. In netto aumento i ricoveri di pazienti contagiati dal virus all’ospedale di Ribera (in provincia di Agrigento).
Lo conferma Salvatore Cascio, dirigente medico responsabile del presidio “Parlapiano”.

All’ospedale di Ribera 20 nuovi posti letto per Covid19 dallo scorso aprile

L’ospedale di Ribera dispone di 60 posti letto così suddivisi: 30 di degenza ordinaria, 10 di astanteria, 10 di sub intensiva e 10 di terapia intensiva. I 20 posti per pazienti Covid19 tra intensiva e sub intensiva sono stati attivati lo scorso mese di aprile, secondo quanto previsto nel Piano regionale di potenziamento della rete ospedaliera in Sicilia voluto dal governatore Musumeci, commissario della Struttura per l’emergenza Covid con a fianco l’ingegnere Tuccio D’Urso, soggetto attuatore del presidente della Regione.
Un gioiellino, insomma, l’ospedale di Ribera, in prima linea nella lotta contro il Covid19.

La recrudescenza del virus e l’importanza della vaccinazione

I ricoveri per Covid19 all’ospedale di Ribera, come detto, sono aumentati notevolmente. A fornire i dati è ancora Cascio: “Attualmente in terapia intensiva abbiamo 7 posti letto occupati su 10, nella degenza ordinaria i pazienti positivi ma non intubati sono 18. Si tratta per la stragrande maggioranza di persone non ancora vaccinate, o che si sono sottoposte solo alla prima dose del vaccino. L’invito che voglio fare – aggiunge il dirigente medico – a tutti i cittadini, è di vaccinarsi ed al più presto possibile. E’ l’unico modo per lottare contro questo virus insidioso. Ovviamente vaccinarsi non significa ‘dimenticarsi’ del Covid. Siamo in una fase delicata, nella quale le precauzioni vanno tutte mantenute, perciò bisogna sempre usare la mascherina nei luoghi chiusi ed evitare gli assembramenti”.

Si abbassa l’età dei ricoverati

Ma è possibile tracciare una sorta di ‘identikit’ del paziente ricoverato? “Quello che abbiamo subito notato – spiega Cascio – è l’abbassamento dell’età dei pazienti ricoverati. Rispetto a qualche tempo fa, adesso è più colpita la fascia di età dei 60enni. Abbiamo pazienti provenienti da tutto l’Agrigentino ma anche dalla provincia di Caltanissetta, il virus corre ovunque”.

Ci sarà un’altra ondata?

Inevitabile chiedersi se stiamo andando incontro ad un’altra ondata, quella estiva, del virus.
Cascio conclude: “Se si guardano i dati di Inghilterra, Francia e Spagna sembrerebbe di sì. Ma, per fortuna, ancora in Italia la situazione contagi è piuttosto contenuta. Ribadisco il mio invito alla vaccinazione. La Regione Siciliana ha promosso un altro Open Day per le vaccinazioni sino al 27 luglio, dai 12 anni in su, senza prenotazione. Mi piacerebbe che tutti approfittassero di questa ulteriore ‘apertura’ per dare una spinta decisiva alla campagna vaccinale. Il vaccino è l’unica arma che abbiamo per sconfiggere il Covid19″.

Articoli correlati