Stava forse rientrando a casa alla Noce dopo il sabato sera fuori Agostino Cardovino il giovane che ha drammaticamente perso la vita nella notte.
A riconoscere il corpo del ragazzino morto la scorsa notte in viale Regione Siciliana sono stati i genitori arrivati sul luogo della tragedia. Il figlio era disteso sull’asfalto ormai privo di vita. A distanza l’auto che lo ho investito mentre attraversava la grande circonvallazione di Palermo. Agostino Cardovino, di appena 17 anni, è morto sul colpo.
Frequentava l’istituto superiore economico e turistico Pio La Torre in via Nina Siciliana. Il giovane stava attraversando la strada quando è stato centrato dalla Dacia rossa guidata da una ragazza di 21 anni. E’ successo poco dopo le 3.30 all’altezza di via Perpignano, nella corsia centrale (direzione Catania). Per il ragazzo, del quartiere Noce, non c’è stato nulla da fare. Sono intervenuti i sanitari del 118, le volanti della polizia e gli agenti della sezione Infortunistica per effettuare i rilievi.
Nel luogo della tragedia si è subito radunato un folto capannello di persone. La notizia dell’incidente infatti si è sparsa nella zona nel giro di pochi minuti. Il diciassettenne, secondo le prime informazioni, stava tornando a casa, non lontana dal luogo dell’incidente. “Scene di strazio, disperazione e rabbia“, raccontano alcune persone che si sono fermate nel punto in cui si è consumata la tragedia. Da stabilire a che velocità andasse l’auto.
“Dopo l’impatto la conducente della Dacia – spiegano dagli uffici della sezione Infortunistica della polizia municipale – si è fermata per prestare soccorso. La dinamica è tutta da chiarire, aspettiamo ancora i dati. La chiamata di intervento è arrivata ai nostri centralini alle 3.45. Sul posto, come è prevedibile, anche a distanza di diverse ore c’è stata ancora molta confusione”. Scene di dolore che sono rimaste impresse in quanti hanno assistito all’incidente. “Erano le 3:40 del mattino e non riuscivo a prendere sonno – racconta una testimone – Tutto ad un tratto ho sentito un botto così forte che sono saltata in aria, ma non mi sono alzata subito. Inizialmente pensai che poteva essere il solito tamponamento di macchine cosa che in viale Regione capita spessissimo. Poi però, ho sentito le urla di una ragazza che chiedeva aiuto sono uscita di corsa in ciabatte”.
“La prima cosa che ho notato – prosegue – era una macchina ferma con il vetro spaccato, una ragazza terrorizzata che faceva avanti e indietro piangendo, e poi un ragazzo disteso a terra. Subito dopo è venuto in soccorso un ragazzo con la moto e gli ho chiesto di provare ad avvicinarsi al ragazzo, per capire se respirasse o meno. Purtroppo era morto. Il ragazzino è stato investito da una macchina mentre stava attraversando il viale Regione, trascinandosi per circa 8 metri. Mi sono ritrovata la sua scarpa quasi fuori il mio cancello. Non voglio raccontare la reazione dei genitori, perché non esistono parole per descrivere il dolore. Una sola parola: straziante. Ho dato loro dell’acqua, e giuro, non si può capire un dolore simile negli occhi di una madre. Ragazzi, quando guidate o state semplicemente attraversando la strada, vi prego di fare sempre attenzione“.
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