E’ morto in ospedale dopo dieci giorni di agonia l’operatore degli sportelli Multifunzionali che, in preda alla disperazione, si era lanciato dal balcone della sua abitazione.

Giovanni, questo il suo nome (per rispetto alla famiglia evitiamo di diffondere il cognome) era uno degli attivisti della lotta degli sportellisti per il lavoro. “Le speranze tradite e le continue delusioni nel non poter ritornare al lavoro – dicono i colleghi del gruppo autonomo lavoratori liberti ex sportellisti –  lo hanno stroncato”

Solidarietà alla famiglia viene espressa oggi da parte del ruppo che da notizia della tragedia su facebook.

“Si tratta di un collega che faceva parte a pieno titolo del gruppo e della battaglia – dicono gli sportellisti – era  sempre in prima fila nella battaglia per la difesa della dignita lavorativa, dopo tante delusioni causate da tanti lestofanti, ha pensato di trovare pace solo attraverso un gesto estremo e irreversibile”.

“Non ha retto all’umiliazione della perdita del suo lavoro e alla disperazione che esso comporta – continuano i colleghi – questo è l’ennesimo suicidio di Stato che poteva essere evitato semplicemente applicando la legge”.

“Probabilmente non farà notizia – concludono – ma è certamente devastante per i suoi cari e per noi colleghi che l’abbiamo amato. Arrivederci, caro amico, adesso sei in pace”.

(nella foto una protesta degli sportellisti degli ultimi anni)

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