Tragedia sfiorata al Cantiere Navale di Palermo. A una settimana dagli ultimi incidenti che hanno causato le morti sul lavoro di due operai a Piacenza e all’Ilva di Taranto, e dopo la mobilitazione nazionale sulla sicurezza dei metalmeccanici del 21 settembre, ieri sera un grave incidente è avvenuto al Cantiere navale di Palermo, lanciando l’allarme tra i lavoratori.

Durante i lavori alla nave da crociera Royal Princess, all’interno del bacino da 400 mila tonnellate, nel corso di una manovra di sollevamento una gru semovente dal peso di circa 60 tonnellate si è staccata dall’alto della gru fissa dello stabilimento precipitando al suolo. Le braghe che tenevano la gru semovente agganciata alla gru sembrerebbe che, dalle ricostruzioni della dinamica dell’evento raccolte dalla Fiom, abbiano ceduto causando la caduta al suolo del pesante mezzo.

Per fortuna sotto le gru in quel momento non c’era nessuno, gli operai lavoravano in aree limitrofe. Ma hanno visto tutto ed è scoppiato il finimondo.

“L’episodio lascia poco spazio a commenti e a giustificazioni superflue e ci porta nuovamente a contestare la scelta della direzione aziendale di stabilimento, che da mesi depotenzia il reparto dedito ai sollevamenti cambiando mansione ed operai con esperienza pluridecennale, spingendo di conseguenza sempre di più verso l’appaltare tali lavorazioni – intervengono con una nota unitaria Angela Biondi, segretario Fiom Cgil Palermo, Bruno Papignani, coordinatore nazionale Fiom Fincantieri, Francesco Foti e Serafino Biondo Rsu Fiom e Rsl della Fiom, e Maurizio Marcelli, responsabile nazionale salute ambiente e sicurezza della Fiom na – L’ incidente dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, di quanta attenzione necessitano tali operazioni onde evitare episodi che mettano a repentaglio la vita dei lavoratori. Per questo chiediamo un incontro urgente tra rls e direzione di stabilimento per far luce sulla dinamica dell’accaduto”.

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