Contestato a più riprese il tram a Palermo. Argomento che divide in due il mondo politico ed i semplici cittadini. Da un lato c’è chi lo vede come il futuro della mobilità dolce in grado di rivoluzionare e migliorare la viabilità in una città che da sempre soffre di questo problema. Altri invece non lo vedono come un mezzo efficacie per risolvere gli annosi problemi citati anche in modo ironico in un film di Benigni.
La difesa di Giusto Catania
L’assessore alla mobilità del Comune di Palermo, Giusto Catania difende il tram e va al contrattacco su Facebok.
In un post sul noto social, intitolato “Consiglieri contro il tram, vi sfido in un confronto pubblico…”, infatti, invita chi va contro l’opera al dialogo.
Si legge nel post: “In Consiglio comunale e sui social circolano affermazioni destituite di ogni fondamento sul tram, sulla natura del suo finanziamento, su presunte truffe, sulla validità dei pareri, su favoritismi a progettisti o a imprese, sulla qualità progettuale, sulla valenza trasportistica ed ecologica del progetto. Negli ultimi anni il Consiglio comunale ha discusso di Tram impedendo sistematicamente all’assessore delegato e al RUP di intervenire in aula: ovviamente perché avrebbero potuto smentire tutte le bugie che continuano a circolare sul progetto”.
L’invito al contraddittorio
Il post poi si conclude: “Lancio una sfida pubblica a quei Consiglieri comunali che stanno facendo una battaglia contro il sistema tramviario della città di #Palermo. Facciamo un incontro pubblico, davanti alle telecamere o in una diretta social, e confrontiamoci nel merito.
Sparare sentenze senza contradditorio è facile, vediamo se queste tesi reggono al confronto pubblico…”.
Il guanto di sfida
Un guanto di sfida, quello lanciato dall’assessore alla Mobilità, che segue lo scontro politico che si è verificato in Consiglio Comunale negli ultimi giorni. Dibattito politico arrivato alle estreme conseguenze, tanto che alcune forze politiche, specificatamente quelle dell’ex maggioranza e del Movimento 5 Stelle, hanno deciso di occupare l’aula in seguito alla paralisi burocratica che affligge
Il Piano Triennale delle opere pubbliche. Atto in cui è in cui è contenuta buona parte delle opere del tram, in particolare le linee A, B e C. Dalle opposizioni non sono mancate le critiche sia all’atto che a Giusto Catania, accusato dal centrodestra e dal gruppo Oso di strumentalizzare la delibera a fini politici.
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