Tre trapianti nella stessa giornata (due di polmoni ed uno di fegato) e la prima donazione siciliana dell’anno è il bilancio di un’intensa giornata di impegno per dare nuova speranza ai pazienti di ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) in attesa di un organo.
I due trapianti di polmone sono stati eseguiti simultaneamente, in due sale operatorie attigue. Si tratta di un evento straordinario, considerato che questo tipo di trapianto richiede due équipe estremamente specializzate ed è molto complesso sia da un punto di vista chirurgico che tecnico organizzativo.
Nella prima sala: l’équipe guidata da Bruno Gridelli, che anche dopo aver lasciato la direzione dell’Istituto ha deciso di continuare a collaborare attivamente con il centro trapianti palermitano per offrire standard sempre più elevati di qualità ai pazienti che a ISMETT si rivolgono. Nella seconda sala ha, invece, operato l’équipe guidata da Alessandro Bertani, responsabile del programma di trapianto di polmone. In entrambi i casi sono stati utilizzati organi provenienti da pazienti di fuori regione. La prima allerta è scattata a Rovigo mentre la seconda a L’Aquila. Nel primo caso, ad essere sottoposto a trapianto è stato un paziente a cui restavano poche ore di vita tanto da necessitare di un’allerta sul territorio nazionale. Nel secondo caso, invece, è stato sottoposto a trapianto una paziente che, portatrice di un gruppo sanguigno molto raro, attendeva un organo da molto tempo.
Un palermitano di 59 anni iscritto in lista d’attesa dallo scorso anno è stato, infine, sottoposto a trapianto di fegato grazie alla generosità della famiglia di una donna deceduta all’Ospedale Maggiore di Modica. L’équipe che ha effettuato l’intervento era guidata da Davide Cintorino. Si tratta del primo trapianto eseguito nel 2016 presso ISMETT grazie ad un prelievo effettuato in Sicilia.
Dall’inizio dell’anno presso ISMETT sono stati eseguiti 13 trapianti da donatore cadavere (6 di fegato, 2 di reni, 4 di polmone ed un combinato fegato – rene) e due di rene da vivente. In 12 casi su 13 il donatore era di fuori regione. “Il prelievo eseguito presso l’Ospedale Maggiore di Modica – sottolinea Angelo Luca, direttore di ISMETT – testimonia uno sforzo importante del centro di Ragusa ed è un segnale di speranza per i pazienti in lista di attesa. Speriamo possa essere l’inizio della ripresa della macchina delle donazioni in Sicilia visto, anche, il prezioso lavoro che l’Assessorato alla Salute sta svolgendo in queste settimane in sintonia con il Centro Nazionale Trapianti”.
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