Palermo

Pace armata nella maggioranza Musumeci, documento azzurro dopo il vertice

Doveva essere il giorno del chiarimento ma tutto è stata rimandato. Nella maggioranza di Nello Musumeci un vertice era necessario ed indispensabile dopo bilancio e finanziaria e tutti i tranelli in cui la maggioranza è caduta con divisioni e guerre intestine al proprio interno. Invece tutto è stato rimandato.

La convocazione di Forza Italia all’Ars

Alle 15 sono tutti convocati nelle segrete stanze per parlare di come questa maggioranza debba andare avanti per un anno e mezzo ancora ma anche di come debba confrontarsi al suo interno con l’avvicinarsi delle scadenze elettorali le donne e gli uomini di Forza Italia, il partito all’interno del quale si erano vissute le tensioni maggiori.

Dopo il tentativo, andato male, di commissariare Miccichè, lo stesso coordinatore degli azzurri e presidente dell’Ars aveva rilanciato. La sua intenzione è quella di trovare un candidato che possa garantirgli di restare presidente dell’Ars per un altro giro ma molte delle scelte da fare saranno prese fra Roma e Milano e non a Palermo.

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La frangia degli assessori?

Da Roma Berlusconi ha blindato due assessori regionali, Gaetano Armao e Marco Falcone che pure sono i due componenti della giunta e/o del gruppo azzurro all’Ars che non hanno firmato la lettera dei deputati regionali proprio a Berlusconi contro l’eurodeputato Giuseppe Milazzo e in difesa di Miccichè. Un segnale forte di equilibri che cambiano anche se Miccichè resta saldamente alla guida e con lui bisogna sempre fare i conti.

Il documento dopo il vertice

Ma la stagione del confronto parte con mezza mediazione ed un rinvio. Sono le 19 circa quando si conclude la riunione di partito convocata a Palazzo dei Normanni dal Presidente Miccichè per delineare l’azione politica a cui tutto il movimento azzurro deve adeguarsi e alla fine ne esce un documento ufficiale

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La fiducia e le firme mancanti

“È vero che dopo l’approvazione della Legge di stabilità regionale è emersa qualche tensione. Ma è pur vero che Forza Italia resta il partito di riferimento della coalizione di maggioranza, per tale motivo ribadiamo una certezza: andare avanti, insieme al commissario regionale Gianfranco Micciché, assicurando piena fiducia sia a tutti gli assessori di Forza Italia all’interno della squadra di Governo che al Presidente Musumeci” dicono in una nota congiunta i firmatari Tommaso Calderone, Capogruppo di Forza Italia all’ARS, i deputati regionali Riccardo Gallo, Margherita La Rocca Ruvolo, Luisa Lantieri, Riccardo Savona, Michele Mancuso, Bernardette Grasso, Mario Caputo, Alfio Papale, Daniela Ternullo, Marianna Caronia e gli Assessori regionali Toni Scilla e Marco Zambuto.

La giunta e il nuovo assessore

Ancora una volta nel documento non ci sono le firme di Falcone e Armao. Il confronto continua in giunta. Una giunta convocata per le 19  e che, secondo le voci di corridoio, doveva occuparsi anche dell’eventuale scelta del sostituto di Ruggero Razza. Ma non è così. Perché gli assessori non si scelgono e no si nominano in giunta. Ma intanto si parla di nomina in sanità

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