Questa mattina, in piazza XIII Vittime, il sindaco Leoluca Orlando ha partecipato alla cerimonia di deposizione di una corona di fiori davanti al monumento ai caduti di mafia in occasione del trentennale dell’apertura del primo maxiprocesso.
Incontrando i giornalisti, il sindaco di Palermo ha ricordato l’inizio del primo maxiprocesso. “Con i volti stupiti, irritati di chi era dietro le sbarre vedendomi entrare con la fascia tricolore, la stessa indossata in passato da altri sindaci mafiosi come Vito Ciancimino. Da quel giorno – dice Orlando – Palermo non era più la capitale mondiale
della mafia, ma dava un netto e chiaro segnale che lo Stato iniziava a combattere seriamente la mafia. Era un netto segno di rottura che arrivava dai palazzi di giustizia, troppe volte distratti, dai palazzi della chiesa, complici e silenti, dai palazzi della politica e dell’amministrazione. Abbiamo poi dovuto purtroppo subire le stragi del 92 perché quelle battaglie fatte in pochi, si trasformassero in battaglie di popolo.
Oggi Palermo è diversa e qui la mafia non governa più pur esistendo ancora. Ecco perché oggi, in maniera sobria,
ricordiamo tutte le vittime di mafia ed è occasione anche per ringraziare la Magistratura, le Forze dell’Ordine e i tantissimi cittadini che idealmente hanno condotto insieme questa grande battaglia contro la mafia”
Alla cerimonia, erano presenti, tra gli altri, il prefetto Antonella De Miro, il questore, Guido Longo, il vicesindaco Emilio Arcuri, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando, il Presidente di Corte D’Appello, Gioacchino Natoli, il Procuratore Generale, Roberto Scarpinato, il procuratore Leonardo Agueci, oltre ai vertici di Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza, Marina Militare e D.I.A e dei consiglieri Scavone, Bertolino, Tramontana, Catalano, Caracausi, dei presidenti della Prima, Ottava e Sesta Circoscrizione, Paola Miceli, Marco Frasca Polara e Michele Maraventano.
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