Concorrenza sleale e salute pubblica a rischio la domenica e nei giorni festivi. Sono i due aspetti su cui si concentra una lettera che Assopanificatori di Confesercenti Palermo ha inviato al prefetto Giuseppe Forlani, all’assessore comunale alle Attività Produttive, Leopoldo Piampiano e all’assessore regionale alle Attività Produttive, Mimmo Turano, per chiedere provvedimenti efficaci e l’autorizzazione alla vendita del pane nei forni.
“Il perdurare del divieto della vendita al dettaglio dei prodotti da forno la domenica e nei giorni festivi, imposto dalle disposizioni assunte dal Presidente della Regione – si legge nella lettera firmata dal presidente di Assopanificatori Antonino Buscemi e dal direttore di Confesercenti Palermo, Michele Sorbera – ha fatto riproporre con forza il fenomeno della panificazione abusiva e della vendita del pane lungo le strade cittadine. Un fenomeno allarmante, non tanto perché danneggia tutti i fornai che si attengono scrupolosamente alle normative vigenti ma, soprattutto, perché i prodotti vengono da forni clandestini, improvvisati, che panificano senza alcun controllo dal punto di vista igienico- sanitario. Quindi, se da un lato si ha concorrenza sleale ed evasione fiscale, dall’altro si mette a rischio la salute pubblica. Per tali ragioni, chiediamo ogni azione possibile per contrastare tale fenomeno e che si intervenga presso il governo regionale, per autorizzare la vendita del pane nei forni, almeno per mezza giornata, sia nei festivi che la domenica“.
Quello dei panificatori abusivi è un fenomeno antico quanto rilevante in Sicilia. Soprattutto nelle grandi città, come a Palermo, la domenica ed i festivi il pane viene venduto per strada, dove viene trasportato su furgoni o macchine senza seguire le necessarie norme igienico-sanitarie che la tutela della salute pubblica impongono.
Per questo i panificatori chiedono ancora una volta, e con forza, un intervento risolutivo alle istituzioni e colgono l’occasione per chiedere, contestualmente, di poter aprire i loro forni la domenica ed i giorni festivi almeno per mezza giornata.
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