Gli agenti di polizia hanno arrestato Ismaele Cammarata, 25 anni di Sciacca trovato in possesso di 300 grammi di cocaina sulla nave Excelsior della Gnv diretta al porto di Palermo.
Il giovane sarebbe stato bloccato prima perché accusato di avere rubato smartphone, auricolari e soldi agli altri passeggeri della nave. Nel corso della perquisizione nell’auto sono stati trovati i grammi di cocaina
La security di bordo della Excelsior, secondo quanto ricostruito, aveva fermato il ragazzo sorpreso da qualcuno mentre cercava di rubare alcuni oggetti di valore.
Il comandante della nave, dopo aver raccolto le denunce delle vittime, ha contattato la polizia segnalando l’accaduto e ha trattenuto il 25enne vicino alla reception in attesa dell’attracco. Gli agenti della polizia di frontiera hanno perquisito la Fiat Punto e grazie al cane Cheyenne trovando i sacchetti di droga.
Ieri operazione antidroga per un carico verso la Sicilia
Nascondeva 40 chili di hascisc in due doppifondi della sua auto. Con l’accusa di traffico di sostanze stupefacenti, i finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e della compagnia di Villa San Giovanni hanno arrestato un corriere della droga.
Fermato a Villa San Giovanni
Si tratta di un uomo di 58 anni, originario della provincia di Ragusa, che era diretto in Sicilia e che è stato fermato dalla Guardia di finanza agli imbarcaderi di Villa San Giovanni.
Il nervosismo ha tradito il 58enne
Durante il controllo, l’uomo ha mostrato segni di nervosismo. Pertanto i finanzieri hanno deciso di perquisire a fondo l’autovettura e, grazie al cane dell’unità cinofila della compagnia Pronto Impiego di Reggio Calabria, sono stati scoperti due doppifondi in cui erano occultati 400 panetti di hascisc.
Il sequestro
La droga è stata sequestrata così come il mezzo utilizzato per il trasporto, due cellulari e 1500 euro in contanti che l’uomo aveva con sé. Dopo le formalità di rito, il ragusano è stato accompagnato nel carcere di Arghillà a disposizione della Procura. Se immessa sul mercato l’hascisc avrebbe potuto fruttare alla criminalità organizzata circa 300mila euro.
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