La polizia ha arrestato un palermitano per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, per la precisione di crack, una delle droghe più pericolose soprattutto per gli effetti che possono portare a lungo termine.

L’arresto, effettuato nel quartiere “Borgo – Nuovo”, è maturato nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio, denominati “Alto Impatto”. I poliziotti transitando in via Leonardo Da Vinci, hanno sottoposto a controllo due persone che, in un’area blandamente illuminata nei pressi della rotonda Mauro De Mauro, stazionando fuori delle rispettive auto, erano intenti a confabulare tra loro.

Gli agenti, durante il controllo di polizia, hanno colto nei due uno stato di nervosismo ed ansia tali, da spingerli ad approfondire l’accertamento nei loro confronti. I due sono stati pertanto sottoposti a perquisizione personale (che ha dato esito negativo) che è stata poi estesa alle vetture.

La droga nelle auto

Nell’abitacolo di una delle due vetture, una Mercedes Classe A, all’interno della sacca retata porta oggetti, i poliziotti hanno rinvenuto un borsello, raffigurante disegni natalizi, contenente 5 involucri in cellophane contenenti ciascuno 50 dosi di sostanza stupefacente del tipo crack, per un totale di 250 dosi e denaro contante pari a 105,00 euro. Il giovane, condotto presso gli uffici di polizia, è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. La vettura, lo stupefacente (che se venduto nelle piazze dello spaccio avrebbe potuto fruttare 5.000,00 euro) ed il denaro rinvenuti sono stati posti sotto sequestro. Il provvedimento è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria.

Il malore di una bimba che ha ingerito droga

La bimba di 18 mesi residente in provincia di Palermo che ha ingerito marijuana è stata accompagnata dalla madre all’ospedale dei Bambini. Si è sentita male mentre si trovava in casa degli zii. Le indagini sono condotte dai carabinieri e non dalla polizia come detto in precedenza. Sono intervenuti i militari della stazione di Brancaccio che hanno sentito i familiari e stanno cercando di ricostruire le responsabilità di quanto successo.

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