Si è presentato a una donna di Capaci (Pa) di 45 anni dicendo che era un avvocato e che il figlio è in carcere perché era rimasto coinvolto in un incidente. Servivano soldi per la cauzione e per agire in fretta e farlo uscire fuori dal penitenziario. La donna presa dal panico gli ha consegnato circa 16 mila euro tra contanti e gioielli.

Una volta presi i soldi, l’avvocato è andato via. La donna è rimasta vittima dell’ennesima truffa frequenti nel capoluogo e in provincia. A Caccamo il sindaco Franco Fiore ha avvisato i cittadini che giravano finti agenti di polizia o avvocati che chiedevano soldi. Dopo due tentativi i truffatori sono stati scoperti e sono andati via.

Decine di truffe a Palermo

A Palermo si sono registrate decine di queste truffe. Adesso gli uomini e le donne si sono spostati di nuovo in provincia. Sulla truffa a Capaci indagano i carabinieri. Invece su quelle a Palermo, almeno una decina, gli agenti della squadra mobile. La tecnica è sempre la stessa. La vittima viene contattata al telefono. Poco dopo spunta un avvocato o il finto poliziotto o carabiniere. Il figlio si trova in carcere e serve una cauzione per farlo uscire. In preda al panico c’è chi ci casca consegnando al truffatore soldi o gioielli.

La truffa di un siracusano

I carabinieri di Noto hanno arrestato un uomo di 36 anni, appartenente alla comunità nomade di Noto, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, poiché riconosciuto colpevole della cosiddetta truffa dello specchietto commessa nel 2014 nella provincia di Taranto.

Condanna e carcere per il 36enne

L’uomo, che dovrà scontare un anno e sei mesi di reclusione, dopo le formalità di rito è stato trasferito nel carcere di Siracusa.

Una truffa con un marchio speciale

Quello della truffa dello specchietto è un modus operandi che, spesso, porta la firma di persone legate al territorio di Noto. Nei mesi scorsi, gli agenti del commissariato di polizia di Noto  hanno denunciato due giovani, rispettivamente di 24 e di 25 anni, entrambi residenti a Noto, per il reato di tentata truffa e danneggiamento.

Il caso accaduto a Noto

In particolare, il 19 giugno scorso, una coppia di turisti lombardi, in vacanza nella città barocca, era a bordo di un’ auto in direzione del lido di Noto, quando è stata affiancata e superata da un’altra macchina con i due denunciati. Questi ultimi, stando alla ricostruzione delle forze dell’ordine, hanno messo in scena il noto trucco dello specchietto per cercare di truffare la copia di turisti senza però riuscirci.

Articoli correlati