Palazzo Reale s’illuminerà di viola, in occasione della giornata mondiale contro il tumore al pancreas prevista per domani, 18 novembre. L’illuminazione sarà attiva in serata. L’iniziativa fa parte della campagna di sensibilizzazione “Facciamo luce sul tumore al pancreas”, promossa dall’associazione Nastro Viola e diffusa sul territorio dall’Unità operativa complessa di Gastroenterologia con endoscopia digestiva dell’Arnas Civico, diretta da Roberto Di Mitri, che quotidianamente prende parte alla gestione diagnostica e terapeutica di queste patologie.

In tutto il mondo si svolgeranno iniziative il cui scopo è divulgare informazioni su questa patologia, ancora oggi così poco conosciuta, che nel mondo ogni giorno colpisce in media 1358 persone.

Ismett fra i primi centri di cura in Italia

L’Ismett si conferma ai primi posti in Italia per la cura dei tumori maligni del fegato e del pancreas, è quello che emerge dai dati di Agenas (l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che si occupa di monitoraggio e valutazione) diffusi nel giugno scorso, sugli indicatori di qualità per questi settori della chirurgia.

Ismett realizza complessivamente il 30% di tutte le procedure chirurgiche eseguite in Sicilia per queste patologie, con una mortalità chirurgica a trenta giorni dall’intervento molto bassa: in particolare nel triennio 2017-19 per la chirurgia resettiva dei tumori maligni del fegato si attesta allo 0.63% e per il pancreas allo 0% .

Ismett al terzo posto tra i 49 centri italiani valutati da Agenas

“Per la chirurgia dei tumori maligni del fegato questi dati trasferiti a livello nazionale dicono che solo il 3,7 delle 373 strutture italiane dove si esegue questa chirurgia hanno fatto più interventi del nostro centro – spiega il professor Salvatore Gruttadauria, direttore del Dipartimento di Chirurgia Addominale di ISMETT – Inoltre, la mortalità trenta giorni dopo l’intervento di resezione epatica per il triennio 2017-2019 presso la nostra struttura è del 0.63% a fronte della mortalità media di centro per l’intera nazione che è risultata essere del 2.28 %. Questi risultati collocano ISMETT al terzo posto tra i 49 centri italiani valutati da AGENAS”.

La cura dei tumori maligni del pancreas

Ottimi risultati anche per quanto attiene la cura dei tumori maligni del pancreas. Nel periodo 2017-2019, Ismett ha ricoverato 53 persone, nessuna delle quali risulta deceduta a 30 giorni per cui la stima di mortalità è dello 0%. La mortalità media di centro per l’intera nazione è risultata essere del 5.22%. Sono, infine, 1400 resezioni le resezioni epatiche eseguite complessivamente in Ismett. Con una media – nell’ultimo triennio – di oltre cento resezioni l’anno. Le resezioni pancreatiche complessive sono invece 563, con una media di oltre 50 interventi per anno nell’ultimo biennio.

L’attività di equipe multidisciplinari

Interventi di questo tipo sono possibili grazie all’attività di équipe multidisciplinari. La Liver Unit e la Pancreas Unit di Ismett sono composte da team che comprendono oltre ai chirurghi, anestesisti, intensivisti rianimatori, gastroenterologi, epatologi, endoscopisti, radiologi, infettivologi, fisioterapisti e quality control, che utilizzano tutta la esperienza e le professionalità maturate in oltre 20 anni di attività e che hanno fatto di Ismett un centro di riferimento internazionale per la cura dei pazienti con insufficienza terminale d’organo con oltre 2500 trapianti di organi effettuati.

L’utilizzo di tecniche mini invasive

“L’eccellenza di ISMETT per il trattamento dei tumori epatobiliopancreatici – sottolinea ancora il professor Gruttadauria – è testimoniata dai risultati clinici che sono costantemente confrontati con quelli ottenuti dai colleghi del centro medico di UPMC negli Stati Uniti e dal posizionamento fra i primi dieci centri italiani (su 60 censiti) per numero di resezioni epatiche eseguite con tecnica mini invasiva – laparoscopica, così come riportato dai reports del registro italiano per la chirurgia mini invasiva del fegato I Go Mils”.  Anche in base ai risultati ottenuti, nel 2019 la Regione Siciliana ha riconosciuto l’Istituto come Centro di Riferimento Regionale per il trattamento di questa patologia.