Una turista francese di 49 anni è rimasta ferita nella riserva dello Zingaro in una zona impervia. È stata raggiunta dai sanitari (dall’anestesista Giuseppe Accurso e dall’infermiera Sabina Marascia) del 118 e dai tecnici del soccorso alpino.

Per due chilometri è stata portata in barella fino alla zona dove è atterrato l’elicottero del 118 e portata all’ospedale Civico. La donna nella caduta si è provocata una probabile frattura alla gamba e altre contusioni nel corpo.

Pochi giorni fa salvato un turista belga allo Zingaro

Pochi giorni fa sempre alla riserva dello Zingaro si è verificato un episodio simile. Soccorso alpino e speleologico siciliano e 82° Csar dell’aeronautica militare ancora in azione nella riserva dello Zingaro per una turista genovese colta da malore. Solo ieri era stato portato a termine un intervento congiunto per un turista belga di 51 anni che si è infortunato nei pressi di Cala Capreria. L’allarme è scattato poco prima delle 14 quando la ragazza, in escursione con un gruppo di amici, ha accusato un malore mentre percorreva il sentiero tra Cala Capreria e Cala Disa, in una zona particolarmente esposta e priva di ripari: vittima di un probabile colpo di calore, in stato di choc, si è accasciata a terra.

Preoccupati per le sue condizioni, gli amici hanno lanciato l’allarme chiamando il numero unico di emergenza 112. Trattandosi di ambiente impervio, la centrale del 118 ha chiesto l’intervento del soccorso alpino che ha attivato l’aeronautica militare, con la quale c’è un consolidato rapporto di collaborazione in caso di soccorso per questo genere di interventi. Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar che ha imbarcato due tecnici del Sass per trasportarli pochi minuti dopo sul luogo dell’infortunio.

L’equipaggio ha raggiunto la ragazza, l’ha imbracata col triangolo di evacuazione e issata a bordo con il verricello per sbarcarla al campo sportivo di Castellammare del Golfo dove ad attenderla c’era un’ambulanza del 118 che l’ha trasportata all’ospedale di Alcamo. Sul posto una pattuglia di carabinieri della compagnia di Alcamo e il personale dell’impianto sportivo.

Poco meno di un mese fa un doppio intervento

A fine luglio, doppio intervento di salvataggio di turisti da parte del soccorso alpino e speleologico siciliano e dell’82° Csar dell’aeronautica militare nella riserva naturale orientata dello Zingaro. Ad essere stati soccorsi una turista abruzzese colta da malore mentre percorreva il sentiero costiero e uno spagnolo con una gamba fratturata.

Il primo episodio è avvenuto intorno alle 12 quando M.I., 57 anni, originaria della provincia di Chieti, nei pressi del museo della manna si è accasciata a terra accusando fortissimi dolori agli arti inferiori. Poiché non riusciva più a muoversi, il marito ha lanciato l’allarme chiamando il numero unico di emergenza 112. La centrale del 118 ha chiesto l’intervento del soccorso alpino che, per ridurre al minimo i rischi trattandosi di una zona impervia con temperatura proibitive, ha attivato l’aeronautica militare.

Dall’aeroporto di Trapani Birgi è decollato un elicottero HH 139B dell’82° centro Csar che ha imbarcato due tecnici del Sass in pronta reperibilità alla base di Boccadifalco per trasportarli pochi minuti dopo sul luogo dell’incidente. Qui hanno raggiunto la donna, l’hanno imbarellata e  issata a bordo con il verricello per poi trasferirla all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. Sul posto anche il personale della Riserva.

Mentre l’elicottero si apprestava a Birgi è arrivata un’altra chiamata alla centrale del Nue per segnalare che un uomo di 61, di Pamplona, si era procurato la sospetta frattura del ginocchio sinistro scivolando sul sentiero nei pressi di Cala Disa. Il pilota si è diretto velocemente allo Zingaro, un tecnico si è calato col verricello, ha imbracato il ferito col triangolo di evacuazione e lo ha issato a bordo. L’uomo è stato poi sbarcato al campo sportivo di Castellammare del Golfo dove ad attenderlo c’era un’ambulanza del 118 che lo ha trasportato in ospedale. Sul posto i carabinieri e una pattuglia di polizia municipale, oltre al personale del campo.

 

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