Ancora una violenza sessuale di gruppo a Palermo. Vittima una turista che sarebbe stata violentata a novembre dello scorso anno. I Carabinieri del Nucleo Operativo Palermo Piazza Verdi, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Palermo, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due palermitani, Agostino e Giuseppe Romano, di 42 e 44 anni, ritenuti responsabili proprio di violenza sessuale di gruppo.

L’indagine condotta dai carabinieri

L’indagine, condotta dai Carabinieri, ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario, sostanzialmente accolto nel provvedimento cautelare, a carico dei due uomini che, secondo quanto ricostruito, avrebbero violentato una turista nel novembre 2023.

L’immediata attività degli investigatori, sotto la direzione della Procura della Repubblica e supportata dalle competenze e dalla sensibilità dei militari appartenenti alla Rete Antiviolenza del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, appositamente attivata per quei reati contraddistinti dall’abuso e dalla violenza fisica e psicologica della vittima, ha permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e la presunta responsabilità degli autori del reato.

La vittima “Era gentilissimo mi sono fidato”

Ha incontrato il suo violentatore in ospedale, dove era andata a trovare il fidanzato ricoverato. In difficoltà perchè non conosceva l’italiano e perchè era a Palermo per la prima volta ha chiesto all’uomo, un inserviente, una serie di informazioni. Lui l’ha aiutata e poi si è offerto di andarla a prendere in albergo per passare insieme la serata.

La vittima si è fidata. Comincia così il racconto della notte degli abusi fatto da una cittadina canadese che ha denunciato tutto ai carabinieri. Oggi il presunto violentatore e un complice sono stati arrestati. La violenza sarebbe avvenuta nella stanza del B&B in cui la ragazza alloggiava.I due hanno mangiato e bevuto, raggiunto un amico dell’uomo e poi sono tornati in albergo. “Ero felice e mi stavo divertendo quindi non mi sono resa conto del tempo che passava. Lui era gentilissimo”, ha raccontato ai carabinieri. Poi l’approccio che la donna ha tentato di respingere.

“Non ricordo nulla da quel momento in poi”, ha proseguito. La vittima, che aveva i dati del profilo Instagram dell’uomo, ha indicato chi fosse agli investigatori. Al complice i carabinieri sono arrivati mettendo sotto controllo il cellulare dell’inserviente e grazie alle analisi dei tabulati telefonici che hanno accertato la presenza dei due nel B&B la sera della violenza.

L’importanza della formazione specifica antiviolenza

L’attività di supporto alla vittima e di indagine dimostra, ancora una volta, quanto sia indispensabile quale impulso alla repressione di ogni forma di violenza contro le donne, il coraggio di non restare in silenzio e la forza di chiedere aiuto alle Forze di Polizia.

Gli indagati, sono attualmente detenuti presso il carcere” Lorusso Pagliarelli”.

I precedenti di violenza sessuale

I casi di violenza sessuale in Sicilia sono purtroppo frequenti. Oltre a quelli noti alle cronache nazionali dello stupro di gruppo del Foro Italico e  di quello di Villa Bellini a Catania, si registrano numerosi altri eventi.

A febbraio, ad esempio, i carabinieri hanno arrestato un uomo di 40 anni accusato di avere violentato nel Palermitano la figlia che non avrebbe ancora compiuto 10 anni. I militari hanno eseguito un’ordinanza del gip di Termini Imerese. Ma di casi di ogni tipo se ne registrano con cadenza mensile

 

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