“Sulle questioni economico finanziarie della Regione vigono approssimazione e superficialità come ha opportunamente rilevato nei giorni scorsi il presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, Maurizio Graffeo in relazione al Defr 2017/2019. Risulta disatteso il quadro normativo che riguarda i documenti economico finanziari, mentre il rallentamento della spesa per ottemperare agli accordi siglati col governo nazionale, già da noi previsto, si sta manifestando in tutti i comparti, con gli effetti negativi conseguenti”.

Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, che a Crocetta e Baccei che nei giorni scorsi hanno parlato di ‘bilancio secco’ da approvare entro la fine di dicembre e dell’intenzione di rimandare al 2017 la legge di stabilità, manda a dire: “La Regione può approvare il bilancio definitivo entro il 31 dicembre ma non può assolutamente chiamare legge di stabilità il provvedimento legislativo che intende varare ‘con calma’ nel 2017”.

Pagliaro rileva che “Crocetta e Baccei ancora una volta disattendono gli indirizzi del decreto legislativo 118 del 2011”, che “al momento esistono solo due tipi di bilancio, quello provvisorio e quello definitivo e che la legge di stabilità sostituisce la legge finanziaria e come stabilito al paragrafo 7 dell’allegato 4/1 del decreto legislativo 118/2011 untegrato e corretto dal decreto legislativo 126/2014 essa contiene norme tese a realizzare effetti finanziari con decorrenza dal primo anno considerato nel bilancio di previsione”.