A Palermo da venerdì 13 dicembre, per tre giorni, riaprono i battenti del Festival del Giornalismo Enogastronomico, la manifestazione culturale giunta alla sesta edizione che è occasione di incontro tra giornalisti, esperti della comunicazione, aziende, rappresentanti istituzionali e tutti coloro che per lavoro o per passione gravitano attorno al mondo dell’enogastronomia.

Quest’anno, dopo cinque edizioni svolte in territorio nebroideo, il Festival sarà ospitato nel cuore creativo del capoluogo siciliano, i Cantieri Culturali alla Zisa, nel padiglione Cre.Zi.Plus, uno spazio di mille metri quadrati che promuove connessioni virtuose e sarà il palcoscenico ideale per i dibattiti, le degustazioni e gli eventi in programma. In particolare quest’anno sono previsti, nella mattinata di domenica 15 dicembre, quattro laboratori ludico-didattici che coinvolgeranno grandi e piccini.

Le mamme, potranno dedicarsi al laboratorio di panificazione naturale “Mani in Pasta” con grani antichi e lievito madre, a cura di Sandra Prestigiacomo, titolare della panetteria a Km0 “La Cucina di Alù”. Nel frattempo i bambini verranno coinvolti nei due laboratori appositamente creati per loro con il supporto logistico dalle aziende “A’Sparacia” e “Papaya di Sicilia”. Così, giocando con la terra, i vasetti, i semi e i pastelli colorati i piccoli impareranno a conoscere le proprietà dei legumi e dei frutti tropicali. Sempre domenica mattina si svolgerà una degustazione guidata di Olio EVO naturalmente “nutraceutico” a cura dell’esperto tecnico degustatore Dott.ssa Carmen Bonfante e grazie alla collaborazione dell’azienda sperimentale campo Carboj dell’Esa (Ente Sviluppo Agricolo) e del suo responsabile Nino Sutera.

Da Marsala a Messina saranno almeno quindici le aziende che esporranno i loro prodotti e che racconteranno la loro storia, spesso fatta di scelte difficili ma coraggiose. I protagonisti di quest’anno sono giovani imprenditori, non necessariamente in senso anagrafico, che nonostante le difficoltà burocratiche e finanziarie hanno deciso di rischiare e restare in Sicilia, rinsaldando i legami con la terra di origine. È il caso delle sorelle Velardi, Debora e Veronica, titolari dello storico “Panificio Tusa Arte e Gusto” di Monreale che, dopo aver percorso strade diverse, hanno deciso di prendere in mano le redini dell’antico panificio del nonno materno, lo hanno rinnovato e riaperto in chiave moderna. Allo stesso modo Davide Francaviglia, dell’azienda A’Sparacia, dopo avere lavorato per anni in un diverso settore ha deciso di “tornare alla terra” e lavorare con tecniche biologiche i terreni ereditati dai nonni a Cammarata in provincia di Agrigento e di coltivare legumi, grano e altre specie di sementi secondo tradizione e senza l’uso di additivi chimici.

Non di meno l’archeologo Luigi Speciale, oggi titolare dell’azienda “Papaya di Sicilia” che, dopo aver lavorato per anni all’estero ha messo nel cassetto il dottorato di ricerca e ha cercato di reinventarsi, investendo sui terreni lasciati dal nonno nel comune di Ficarazzi e un po’ per scommessa ha cominciato a coltivare frutti tropicali, in particolare la Papaya. Ma tra i protagonisti del Festival anche giovani, che pur avendo la possibilità di un futuro diverso hanno trovato nelle ricchezze del territorio un’opportunità per fare impresa grazie anche alla loro inventiva. È la storia di Giuseppe Buttitta, venticinquenne studente di infermieristica e titolare dell’azienda “U’Barunieddu”, che con la sua crema di Sfincione è da tre mesi sul mercato e realizza conserve in barattolo rielaborando le ricette di prodotti tipici siciliani. Mentre Federico Fazio, pur non provenendo da famiglia di allevatori o agricoltori e pur avendo avuto l’opportunità di restare a lavorare in una delle grandi aziende “del nord”, ha preferito tornare sui Nebrodi e con sacrificio sta realizzando il suo sogno e da circa due mesi ha avviato un’azienda casearia a Galati Mamertino.
Queste e altre storie saranno presenti al Festival del giornalismo enogastronomico il cui motivo conduttore è la comunicazione, conoscere le storie degli imprenditori che hanno scelto di restare in Sicilia e mettere in luce le eccellenze enogastronomiche della nostra terra.

L’apertura del Festival è prevista per le ore 16 di venedì 13 dicembre con l’intervento di Adham Darawsha, assessore alla cultura del Comune di Palermo e Bernadette Grasso, assessore Enti locali della Regione siciliana. Il primo incontro è incentrato sulle “Storie di chi è rimasto e chi è tornato, a seguire il seminario sulle modalità di finanziamento oggi accessibili per le imprese: “Dai Fondi dell’Unione Europea al credito bancario”. La presentazione del libro “Gomito di Sicilia” di Giacomo Di Girolamo e l’aperitivo offerto dalle Cantine protagoniste del Festival, previsto per le ore 19, saranno il preludio della “cena di Santa Lucia”, che prevede un ricco menù fatto di cuccia, aranicine/i, brusciuvia dei Nebrodi, cassatelle di ceci, accompagnato dal vino delle cantine Palmeri di Avola. Il tutto preparato con maestria e secondo tradizione dagli chef Andrea Ruisi, Pino Drago, Santina Baglio, Floriana Fontana e Paolo Antico.

Quest’anno il festival rende omaggio all’arancina con due appuntamenti da non perdere. Il primo si terrà nella serata di venerdì 13 con la proiezione di un video che racconta la storia dell’arancina palermitana. Come è nata l’arancina? E come va declinata veramente: al maschile o al femminile?
Il video, prodotto dall’agenzia di comunicazione palermitana Ep Media prova a dare una risposta con immagini smart e accattivanti: la regia è di Salvatore Militello e la voce narrante quella di Gabriella Di Carlo. Il secondo appuntamento dedicato all’arancina è invece sabato alle 12: Fabrizio Carrera, direttore del giornale Cronache di Gusto, consegnerà i riconoscimenti ai vincitori del contest #arancinadays per la migliore arancina di Palermo.

Il Sabato 14 sarà ricco di dibattiti e seminari, il primo alle 10 sul “Mestiere del comunicatore: la formazione per comunicare il food siciliano”, a seguire “Fare informazione, rispettare le regole: un decalogo per il Food”. A mezzogiorno è prevista la premiazione del contest #arancinadays per la migliore arancina di Palermo ad opera di Fabrizio Carrera, direttore del giornale Cronache di Gusto.
Il pomeriggio un seminario intitolato “Vendere all’estero, la strada dell’e-commerce e dell’internazionalizzazione” e per concludere alle 18 un dibattito sul “Come difendersi, contro le frodi alimentari: tra blockchain e marchi di tutela”.
La kermesse si concluderà domenica 15, a conclusione dei laboratori, con “Tutto Chiacchiere e Blogsicilia” – conversazioni sullo stato dell’informazione iperlocale a 10 anni dalla nascita di un giornale online. In collaborazione con di InSicilia.com sarà una  occasione per fare il punto sull’informazione locale e non solo.

I laboratori sono gratuiti, ma i posti limitati, quindi è necessaria la prenotazione attraverso l’apposito link online di Eventbrite, oppure comunicando la propria adesione tramite la pagina Facebook o l’email dell’organizzazione: festivalg.enogastronomico@gmail.com

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