“Si chiama Lazzaro, l’uccellino più fortunato di Ciminna”: così una cardiologa di Ciminna scherzandoci su, ha battezzato il piccolo volatile da lei salvato stamattina dopo averlo tolto dalle grinfie del suo gatto.
L’uccellino, comunemente conosciuto come “aceddu di canali”, era immobile e non respirava. La dottoressa in un primo momento era convinta che fosse morto, ma sentendolo ancora caldo, lo ha trattato come se fosse un paziente mettendo in atto le manovre rianimatorie di base per un arresto cardiaco.
Massaggiando il petto con un dito e soffiando nel becco dopo circa trenta secondi il piccolo volatile ha iniziato a boccheggiare.
Successivamente ha riaperto gli occhi e a poco a poco si è ripreso. A questo punto il medico lo ha rifocillato e messo sul terrazzo dove la madre dell’uccellino girava di continuo sul tetto cinguettando per richiamarlo a sé.
Dopo circa un’ora di cinguettio tra i due, il pennuto è volato via. In seguito la dottoressa interessata si è documentata e ha compreso che questa specie di uccellini è soggetta ad arresto cardiaco causato dallo spavento.
Probabilmente quando il gatto lo ha afferrato, è andato in arresto, ma è necessario intervenire prontamente per evitare la morte.
L’unico scontento in questa storia a lieto fine è il gatto, che è offeso e ancora cerca il suo trofeo di caccia.
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