Un raptus improvviso come altri ne erano capitati in passato ma stavolta irrefrenabile. Un raptus forse legato alle sue condizioni di salute tanto da farlo inserire nella categoria dei disabili.
Non ci sarebbe un vero e proprio movente, dunque, ma solo una rabbia improvvisa e incontrollata dietro l’omicidio di Maria Benfante, la donna di quasi 90 anni, assassinata ieri mattina a martellate dal figlio disabile Maurizio Amoroso di 59 anni. Amoroso è stato arrestato e trasferito in carcere dopo appena mezza giornata di rilievi ed interrogatori. Gli inquirenti non hanno dubbi sulla sua colpevolezza anche se c’è da comprendere se le sue condizioni mentali siano compatibili on il regime carcerario.
La villetta teatro della tragedia
Amoroso viveva con la madre nella villetta fuori dal paese di Borgetto lungo la strada provinciale. una costruzione fuori mano nella quale, al piano superiore, vive anche l’altra figlia della vittima e sorella del presunto assassino. Ieri mattina l’esplosione della rabbia improvvisa e le martellate.
L’altra figlia che sente le urla della madre
La ragazza dal secondo piano sente le urla della madre e scende ma al quo arrivo la tragedia si è già consumata. la chiamata per i soccorsi ma il 118 può solo constatare il decesso, poi l’arrivo dei carabinieri e l’avvio delle indagini. Amoroso, adesso, è in carcere ma trovare un movente vero sarà cosa ardua vista la situazione dell’uomo.
Fine settimana di sangue
Il delitto è avvenuto nella mattina di ieri a completare quello che è stato decisamente un fine settimana di eventi tragici durante il quale si è registrata la misteriosa morte dell’imprenditore Angelo Onorato, ancora da spiegare e da far risalire a fatti precisi, ma anche una tragedia in via Oreto, un secondo evento drammatico a Ballarò ed un drammatico suicidio anche all’interno del comanda interregionale dei Carabinieri per la Sicilia e Calabria
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