Oltre duemila persone hanno dato l’ultimo commosso saluto al vicebrigadiere Franco Aiello ucciso dal morso di un ragno Violino. La chiesa madre Santa Maria delle Grazie di Isola delle Femmine non è riuscita a contenere quanti volevano partecipare alla celebrazione.
Il feretro è stato portato fino in chiesa a braccio dai colleghi. Ad accoglierlo sul sagrato il picchetto d’onore, e tutti quelli che lo conoscevano e apprezzavano la sua umanità.
Tante autorità al funerale
Tante le autorità civili, i religiosi, gli agenti e i rappresentanti dell’arma dei Carabinieri presenti, tra cui il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, il generale di brigata Luciano Magrini, con tutti i vertici dell’arma, il sindaco di Isola delle Femmine, Orazio Nevoloso con tutta la giunta comunale. Sul sagrato sono rimasti in tanti ad aspettarlo tanti cittadini colleghi.
“Solo lui poteva farci riunire tutti”, dicono in tanti. La messa è stata celebrata dal cappellano della guardia di finanza, don Antonino Pozzo, decano dei Cappellani militari. Durante la funzione ci sono stati forti momenti di commozione. Quanto è finita la celebrazione tutti i carabinieri sull’attenti lo hanno atteso commossi.
Le parole del sindaco di Isola delle Femmine
“Cittadine e cittadini, amiche e amici riuniti, lasciatemi innanzitutto abbracciare mamma Concetta, Rosi, Antonella, Giovanni, soprattutto Cristiano e tutta la Famiglia Aiello in questo momento di profondo sconforto – ha detto il sindaco di Isola delle Femmine Orazio Nevoloso – Lasciatemi ringraziare la scala gerarchica dei carabinieri per la loro importante presenza e le belle parole spese nel ricordo del nostro amico Franco. L’improvvisa scomparsa del nostro impareggiabile amico, ci lascia sgomenti e addolorati. Franco Aiello, Frank per tutti noi, è stato un ragazzo prima e un uomo poi capace di farsi amare e apprezzare da tutta la comunità. La sua amicizia ha attraversato diverse generazioni di ragazzi di Isola delle Femmine e tutti oggi possono testimoniare la bontà di questo gigante isolano che ci ha lasciati prematuramente. La sua irreprensibile condotta in ambito lavorativo lasciava spazio, quando non era in servizio, al suo tipico atteggiamento istrionico e spensierato. Più di tutto, però, ti ricorderemo come inesauribile e amorevole papà. Non c’è strada, non c’è piazza, non c’è tratto di mare, non c’è luogo di questo territorio dove non ti abbiamo visto in compagnia del tuo adorato figlio. In questo sei stato un esempio impareggiabile. Oggi, ci rimane l’amarezza di non poter più godere della tua festosa compagnia. Ti porteremo nel cuore e il tuo ricordo vivrà ancora a Isola delle Femmine presso un’infinità di persone che ti hanno incontrato, conosciuto e stimato”.
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