“Ho avuto contatti telefonici con la signora. Farò il possibile per aiutare Elena Pastux e sua figlia Elisa a rientrare il prima possibile a Palermo. Così come gli altri palermitani che si trovano in Ucraina”.

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando risponde all’appello lanciato attraverso dalla donna ucraina, che da anni vive in Sicilia, e che attualmente si trova in un ospedale vicino al confine con la Polonia. Pastux è riuscita a fuggire da Kiev, assediata dalle bombe russe, ma non sa come fare per raggiungere l’Italia insieme alla primogenita 23enne e alla bimba disabile palermitana di 8 anni con cui sta viaggiando, che ha anche una grave malattia all’intestino.

Il sindaco ha chiamato il consigliere d’ambasciata Nicola Minasi, direttore dell’Unità di crisi della Farnesina richiamando la sua attenzione e quella del suo staff sulla critica condizione della signora Pastux e della figlia.

“Sono già in contatto con la Farnesina – annuncia il primo cittadino attualmente a Firenze – e con le ambasciate competenti. Inoltre è mia intenzione coinvolgere anche l’Anci, per cercare di istituire corridoi umanitari”. In Ucraina infatti ci sono anche altri palermitani che hanno bisogno di assistenza.

La piccola Elisa in viaggio verso Palermo, al confine della Polonia

Elena Pastux, mamma della piccola Elisa di 8 anni, affetta da grave disabilità, insieme alla sua primogenita di 23 anni sono riuscite ad arrivare alla frontiera con la Polonia. Un lunghissimo viaggio in auto di 18 ore da Kiev insieme ad un uomo tedesco che ha preso sua moglie e la famiglia di Elena . Purtroppo però una lunghissima coda di circa 100km ancora blocca l’arrivo in Polonia. Secondo la polizia al confine sarebbero necessari almeno  altri tre giorni di viaggio.

“Ci ha dato un passaggio – racconta la mamma – Siamo arrivati stanotte alle 3 – racconta Elena – dopo 18 ore di viaggio in auto. Ci sono 100 chilometri di coda, i poliziotti ci hanno detto che ci vogliono altri tre giorni di viaggio per lasciare l’Ucraina. Io avendo una bambina gravemente malata non posso affrontare questo viaggio”.

Elena lancia un appello accorato per la sua bambina. Attualmente si trovano in ospedale, dove hanno trovato riparo per dormire a mangiare. Purtroppo Elisa è affetta da una grave disabilità e ha numerose intolleranze alimentari ed il cibo che Elena ha con sé non è sufficiente per superare questi giorni e non può in queste condizioni continuare il viaggio.

“Ci hanno dato da mangiare e da dormire ma – dice in lacrime Elena – non so come fare a rientrare in Italia. Elisa necessita di cibi particolari in quanto ha diverse intolleranza alimentari per una grave patologia intestinale. Da qui non riesco nemmeno a chiamare l’ambasciata italiana. Spero che il sindaco di Palermo Leoluca Orlando sensibile alle tematiche umanitarie possa darci una mano”.

Intanto tutta Palermo è in ansia per la bimba e per la sua famiglia. E dalla scuola Perez, la dirigente scolastica e i compagni di scuola della piccola Elisa hanno lanciato un appello per riportare la bambina nella sua città.

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