Nuovi problemi per gli uffici cimiteriali, a Palermo. A causa della mancanza di fondi per il pagamento degli straordinari destinati ai lavoratori, i locali dello Stato Civile dediti alle operazioni di trasferimento delle salme rimarrano chiusi nel weekend. Una possibilità che si era già palesata la scorsa settimana. Ad evitare il peggio fu l’intervento del Prefetto, allertato dagli operatori della Feniof, la sigla sindacale che rappresenta le agenzie di pompe funebri, e dall’assessore ai Servizi Cimiteriali Antonino Sala. In quel caso, rientrarono a lavoro due operatori, uno per le registrazioni e l’altro per i trasporti.

Zimmatore (Feniof): “Mancano i fondi, uffici chiusi nel weekend”

Oggi le cose cambiano. Il Comune deve fare i conti con una coperta corta da un punto di vista finanziario. Fatto che sta causando problemi nel sostenimento di alcuni servizi. Fra questi, gli straordinari da destinare ai lavoratori operanti nel fine settimane a piazza Giulio Cesare. A lanciare l’allarme è Eugenio Zimmatore, rappresentante della sigla Feniof. “Domani mattina riprenderemo i trasferimenti delle salme dai Rotoli a Sant’Orsola. Il nostro lo stiamo facendo. Purtroppo però non arrivano buone notizie dal Comune. Da sabato, ci hanno comunicato che, per mancanza di fondi, gli uffici cimiteriali del Comune di Palermo rimarranno chiusi”. Un problema, quindi, soltanto procrastinato. Senza una soluzione definitiva, le salme rischiano di rimanere ferme negli obitori o nelle case fino alla giornata di lunedì. Un vero colpo al cuore per i familiari e per l’elaborazione del lutto.

I problemi di Palazzo Barone

Problemi che si uniscono alla mancanza di infrastrutture da destinare gli uffici cimiteriali. Fatto aggravato ancora di più dalla chiusura di Palazzo Barone, imposta per motivi di sicurezza legati ai problemi strutturali del plesso. Fatto che ha causato disagi non solo ai dipendenti, ma anche agli operatori delle agenzie di pompe funebri. Sull’argomento, i consiglieri comunali Gianluca Inzerillo e Fabrizio Ferrandelli hanno chiesto chiarimenti all’ingegnere Riccobono durante la seduta di Consiglio Comunale del 19 gennaio. In quell’occasione, il tecnico ha chiarito, a domanda specifica, che vi erano “rischi di caduta di calcinacci per il personale, ma anche per i passanti in transito su via Lincoln“.

Il trasferimento allo Stato Civile

Contesto da cui è derivato un trasferimento degli uffici cimiteriali nei locali dello Stato Civile a piazza Giulio Cesare. Una situazione di accomodo, sulla quale però il 24 gennaio è piombata l’emergenza pandemica. Risultato: struttura chiusa per sanificazione e lavoratori trasferiti ai Rotoli in maniera temporanea. Poi il rientro nella “nuova sede”. Un’odissea che oggi vive un nuovo capitolo, vista la mancanza di fondi per tenere gli uffici aperti nel weekend. Situazione sulla quale l’unico a potere intervenire è il ragioniere generale. Ma, alla luce dei problemi economico-finanziari del Comune di Palermo, trovare una soluzione è estremamente complicato.

 

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