“Da domani le attività degli uffici dei servizi cimiteriali torneranno a pieno regime”. Questo è quanto dichiara l’assessore del Comune di Palermo Antonino Sala, in merito alle polemiche derivate dalla chiusura degli uffici di Palazzo Barone. Stop imposto dalla scoperta, il 24 dicembre, di un caso di positività al covid-19 di un dipendente comunale.

Un blocco delle attività forzato che, di fatto, ha impedito il regolare lavoro delle agenzie di pompe funebri. Gli impresari hanno così deciso di manifestare proprio sotto la sede istituzionale di via Lincoln. Ciò palesando l’impossibilità di potere procedere al trasferimento delle salme dei deceduti fra il 24 e il 26 dicembre.

La nota dell’assessore Sala: “Da domani uffici a pieno regime”

A rispondere in merito ai disagi vissuti dall’utenza e, in particolare, dalle agenzie di pompe funebri, è proprio l’esponente della Giunta Orlando. “Le attività degli uffici dei Servizi cimiteriali del Comune di Palermo da domani torneranno a pieno regime. Per oggi, riusciremo ad assicurare quelle essenziali grazie a dipendenti già sottoposti a tampone o che non hanno avuto contatti diretti. La Reset, su precisa indicazione del sindaco, completerà entro oggi le attività di sanificazioni dei locali di Palazzo Barone. Ciò a seguito della positività accertata di un lavoratore al Covid-19, e nel frattempo gli uffici si sposteranno presso i locali della mia segreteria a piazza Giulio Cesare, nella struttura che ospita già l’Elettorato”.

“Chiusura Servizi Cimiteriali imposta dalle norme anti-covid”

Una chiusura resasi necessaria in seguito alla scoperta di un caso di positività fra i dipendenti di Palazzo Barone.“Le norme hanno imposto all’Amministrazione comunale di sanificare i locali di Palazzo Barone. Questo a tutela dei lavoratori e dell’utenza e di tracciare i possibili contatti – spiega l’Assessore –. Fattore che ha purtroppo provocato dei disagi di cui ci scusiamo, ma che sono dovuti al rispetto delle regole anti-Covid. Ho subito messo a disposizione degli uffici le stanze della mia segreteria a piazza Giulio Cesare, che si sposterà altrove, così da garantire la continuità dei servizi in un sito vicino alla sede di via Lincoln proprio per alleviare le possibili criticità, con tanto di front office a piano terra”.

“Si tratta di un settore – quello dei servizi cimiteriali – che, oltre alle ben note problematiche, deve fronteggiare anche i problemi segnalati su Palazzo Barone e su cui ho chiesto di avere trasmessa la relazione redatta dal tecnico comunale incaricato e di svolgere ulteriori indagini, così da avere un quadro chiaro e completo della situazione; nelle more, assicureremo la prosecuzione delle attività”.

Il sit-in di protesta a Palazzo Barone

La struttura di via Lincoln è stata chiusa il 24 dicembre, per la necessità di condurre la sanificazione dei locali. Operazioni attese per la giornata odierna, ma che non sono state ancora portate a termine. A descrivere il quadro di caos vissuto dalle agenzie di pompe funebri è stato Eugenio Zimmatore, portavoce della Feniof. L’esponente sindacale delle aziende ha parlato durante il sit-in di protesta condotto proprio in via Lincoln. “Abbiamo gli uffici chiusi a causa di un’ordinanza sindacale emessa per un caso covid registrato fra i dipendenti di Palazzo Barone”.

A complicare le cose è il periodo festivo, che ha rallentato le operazioni. “Tutte le imprese palermitane sono qui a manifestare per il fatto che non possiamo trasferire le salme morte venerdì, sabato e domenica. Morti che devono andare a casa per le veglie, che devono essere trasferite dagli ospedali, che devono partire. Stiamo aspettando che riaprano al più presto gli uffici”.

Le agenzie attendono così una soluzione al problema. Tante le interlocuzioni condotte nelle ultime ore. A sbloccare la situazione potrebbe essere proprio il trasferimento degli uffici dei servizi cimiteriali a piazza Giulio Cesare. Traslazione comunque necessaria a seguito dei problemi di agibilità di Palazzo Barone. “Abbiamo parlato con l’assessore Sala, con il Capo Area e con gli uffici del sindaco. Dulcis in fundo abbiamo chiamato la Prefettura. La dottoressa Iacolara si sta attivando per completare il trasferimento degli uffici verso piazza Giulio Cesare”.