Palermo

Ugo Forello invita il popolo 5 stelle alla ‘protesta’ per i migranti della Sea Watch e contro al svolta razzista

L’ormai ex Capogruppo del M5S a Sala delle Lapidi, dopo essersi proclamato “indipendente” per diversi contrasti sulla gestione del Movimento, lancia un’altra bordata ai vertici.

“Non parlate in mio nome. Basta! Non è possibile continuare a far finta che nulla stia accadendo, rivolgendo il proprio sguardo altrove. Mi dissocio – avverte Forello – dalle prese di posizione dei Ministri Di Maio e Toninelli, no. Il vostro modo sprezzante di parlare di persone, come se fossero cose, non è accettabile. No. Non parlate in mio nome”.

L’accusa arriva tramite i suoi canali social, in cui l’ex Candidato sindaco del M5S di Palermo, in netta opposizione con le politiche sull’immigrazione del Governo gialloverde, rincara: “Mi rivolgo ai tanti cittadini che hanno votato il M5S, chiedo a loro di alzare la voce, di prendere una posizione chiara; non si può cedere, ancora, il campo alla teoria che sia necessario occuparsi ‘prima’ di qualcosa o di qualcuno, a discapito di qualcos’altro o di qualcun altro; non si può accettare la strategia del chi è più duro o intransigente, sulla pelle degli altri – dice l’ex Capogruppo. Non si può continuare a perseguire la cosiddetta politica dei due forni”.

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Il percorso “indipendente” di Forello, all’interno del Consiglio Comunale di Palermo, sancisce ufficialmente una separazione in casa, frutto di un fuoco che covava sotto le ceneri. Il suo attacco è duro: “No! Bisogna mettere fine a questa inaccettabile contrapposizione e contraddizione: da una parte, di quella politica, che si mobilita per la questione dei migranti, ma che poi si è mostrata incapace di agire sulle cause del fenomeno e indifferente alla condizione culturale-sociale-economica del nostro paese”.

È chiaro il Consigliere comunale, la sua visione politica, che rimanda ai principi originari del movimento, prevede che è “buono e giusto accogliere, soccorrere e far sbarcare le persone che si trovano in mezzo al mare, così come occuparsi dei bisogni dei cittadini, di quelli che sono in difficoltà o sono in uno stato di emarginazione economica e sociale”.

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