“La nostalgia di un buon futuro”.

Un ossimoro che descrive perfettamente il tema dello spettacolo “Un mazzo di Rose con mirtilli e caramelle”, in scena questa sera e domani alle 21, all’ex chiesa di San Mattia dei Crociferi di Palermo.

Lo spettacolo, tratto dal libro “Con quelle idee da canguro” di Michele Perriera, nasce da un’idea di Gianfranco Perriera, autore affascinato dal tema dello spaesamento nella città di Palermo, simbolo di un’epoca contemporanea.

“Una città interpretata non alla luce dei soliti luoghi comuni, legati spesso alla mafia, ai suoi eroi e alle sue vittime – spiega Elena Pistillo, una delle attrici nel ruolo di “la donna che non voleva rinunciare alla passione” -. Portate in scena brevi storie, degli stralci di vita, che vanno a tessere la storia incentrata sui personaggi, definite cinque ‘anime’, a metà tra la vita e la morte. Un’atmosfera onirica, in cui non deve essere cercata una trama cronologica, ma che invita ad abbandonarsi alle suggestioni delle immagini e delle parole evocative. Il finale aperto lascia libera interpretazione allo spettatore, di speranza o rassegnazione, anche se sembrerebbe esserci per tutti una possibilità di riscatto.”

Una rappresentazione metateatrale, che rompe a tratti la quarta parete. La Pistillo svela una piccola anticipazione: “Nel finale noi attori coinvolgeremo alcuni spettatori a cui sussurreremo la frase: ‘Se almeno fingi di essere buono la tua cattiveria piano piano si allontana.’ In un mondo in cui dilaga la disperazione in cui ognuno agisce in un’ottica personale, puntando al successo, mettendo da parte il rispetto, già fingere di essere generoso, mettendo da parte per una volta i propri problemi e occuparsi di quelli degli altri, semplicemente dedicandogli occhi e orecchie, sguardo e voce, ecco che la cattiveria man mano sparisce.”

Un invito a “redimere, come si diceva un tempo, e non dimenticare le nostre migliori intenzioni – afferma il regista -. Perché non si sentano perdute, braccate, addirittura, come capri espiatori dei nostri sogni perduti.”

Insieme a Elena Pistillo in scena Roberto Burgio nel ruolo di “l’uomo che s’intendeva di paura”, Giuditta Perriera in “la donna che conobbe un poeta”, Martina Caracappa in “la ragazza che voleva l’amore” e Valter Sarzi Sartori in “il ragazzo che smise di scrivere lettere”.

Scenografia di Giovanni Dilani, costumi di Martina Caracappa.

Ingresso gratuito.