Una assemblea degli iscritti al partito per valutare le scelte fatte dal Pd e soprattutto il fatto che si sia deciso a Roma di appoggiare Orlando e non si sia coinvolta la base, non la si sia ascoltata.

E’ il segretario organizzativo del partito Antonio Rubino l’animatore dell’assemblea che metterà a confronto le idee degli iscritti. Dove andrà a parare questo incontro è abbastanza chiaro: no all’imposizioni di Roma e no alla scelta renziana anche per Palermo.

Gli uomini e le donne di Cracolici, i giovani turchi se vogliamo eticchettarli in base alle correnti nazionali, non ci stanno e mentre a Roma si prepara la resa dei conti nei confronti del segretario Matteo Renzi, a Palermo si prepara la spaccatura almeno in vista delle amministrative del capoluogo.

Insomma nel progetto civico nel quale il Pd si è messo al servizio per Palermo, una parte del partito in Sicilia potrebbe non esserci. E chissà che non si pensi a scendere in campo con un proprio candidato magari recuperando qualche consigliere comunale che era andato con Ferrandelli e che dopo l’accordo con una parte del centro destra (solo una parte visto che anche lì oggi tornano le spaccature) non si ritrova più fra i Coraggiosi.

Ed ecco che viene subito in mente la dichiarazione di Crocetta dopo la chiusura degli accordi di sabato. Il governatore pensa ad un proprio candidato, del nuovo movimento quel ‘Riparte Sicilia‘ che ospita anche l’ex megafono e che vuole essere un soggetto di sinistra e che sarà presentato venerdì. Da un po’ di tempo il governatore pensa, in segreto, a schierare una donna proveniente proprio dal Pd e con tanta esperienza politica un po’ su entrambi i lati della barricata. I nomi circolati fin qui potrebbero essere solo specchietti per le allodole e l’idea reale potrebbe essere questa. Una sorpresa che potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

“Noi abbiamo chiesto che sia la direzione del Pd a riunirsi e a pronunciarsi sull’idea di Guerini che consideriamo un errore che non possiamo accettare – dice il segretario organizzativo del Pd siciliano Antonio Rubino – se la direzione palermitana dovesse decidere, come consuetudine, di non decidere nulla allora considerere,o questo un ‘liberi tutti’. in quel caso non escludo nulla anche se non abbiamo mai parlato di candidati. L’unico nostro interesse è quello dit enere la barra dritta su un percorso politico”

Ma se un candiato Pd magari insieme a Crocetta è prevedibile, anche a destra potrebbe arrivarne un altro. Anche in questo caso potrebbe trattarsi di una donna che rappresenti trutti i delusi dalle scelte fatte da quel lato dello schieramento politico. Se entrambe le ipotesi si concretizzassero i candidati salirebbero ad 8 (o addirittura a nove se ce ne fosse uno del Pd cracoliciano e uno di Crocetta).

In corsa ci sono già, infatti, Orlando, Ferrandelli, Forello per i 5 stelle, Lomonte per gli indipendentisti, La Vardera e Troja. Rilevante capire a chi sottraranno voti i così detti candidati minori e da questo punto di vista l’unico elettorato che non viene scalfito da un candidato della medesima area è quello dei 5 stelle ma anche lì Forello avrà il suo bel da fare visto che esiste una frangia pentastellata che non ha intenzione di fermare la guerra interna.

“In questa tornata non c’è il Movimento Cinque Stelle. Inutile far finta di nulla”. Lo scrive su Facebook il deputato Riccardo Nuti in uno scambio di botta e risposta con alcuni attivisti. Nuti, assieme ai colleghi parlamentari Claudia Mannino e Giulia Di Vita, è indagato nell’inchiesta firme false; davanti ai pm s’è avvalso della facoltà di non rispondere e, attraverso il suo legale, ha presentato un esposto alla Procura proprio contro Forello, accusandolo di aver ‘manovrato’ Claudia La Rocca e Giorgio Ciaccio, i due deputati regionale del M5s anche loro indagati ma che a differenza dei nazionali hanno deciso di collaborare con i magistrati confermando la ricopiatura delle firme che furono raccolte cinque anni fa a sostegno della lista per le comunali del 2012.
“Possiamo mai appoggiare la stessa persona che abbiamo denunciato alla Procura con un esposto – si chiede sarcasticamente Nuti. Forello per quell’esposto è stato indagato, la Procura però ha chiesto l’archiviazione, il giudice deciderà in una udienza fissata per l’8 marzo. E ancora: Possiamo mai appoggiare persone che il M5S ha attaccato in Commissione Antimafia nel 2014?” attacca Nuti riferendosi alla gestione di Addiopizzo, di cui Forello fu il co-fondatore.
“Se uno si mette la maglietta M5s, mica significa che lo è veramente. Gela non ti ricorda nulla?”, risponde Nuti a un attivista.

Altro che schieramenti definiti: si rischia una grande confusione.