È partito il 4 maggio con la fase 2 della pandemia il countdown della pubblicazione del video e della canzone Una vita più semplice (una tigre tra i lillà), il progetto contro la violenza sulle donne e i bambini. Questo vedrà la luce alle 8 di venerdì 8 maggio sulla pagina ufficiale del progetto possibile grazie alla sinergia che Aida Satta Flores ha creato coinvolgendo un gruppo di artisti siciliani come Stefania Blandeburgo (che leggerà una lettera scritta da Aida come se fosse la voce di una vittima di femminicidio), Mario Incudine, Marcello Mandreucci, Laura Mollica, Giovanni Mattaliano, Giulia Mei, Mario Tarsilla, Davide Rizzuto, Pietro Trippodo e nazionali come Max Manfredi.

Un viaggio che parte da dove si conclude il primo progetto artistico che invitava ad alzare il volume della vita perché, come dice la stessa Aida: “La canzone per me è donna e decidere di lanciare questo nuovo brano l’8 maggio assume un significato speciale”.

“Volevo andare oltre – spiega Aida Satta Flores – scegliendo una realtà che facesse veramente qualcosa e non parlasse solamente di belle tematiche. Ho sempre pensato che l’arte essere al servizio della comunità, donando bellezza. Io ho deciso di farlo gratuitamente, senza essere stata invitata da nessuno a farlo, coinvolgendo alcuni amici artisti attorno a un vero e proprio percorso di amore. Ho così deciso di sposare il progetto Amorù, una Rete Territoriale Antiviolenza sostenuta da Fondazione CON IL SUD che ha l’Organizzazione Umanitaria LIFE and LIFE come ente capofila. Un intervento pensato per le donne e i bambini, quelle vittime che, in questo periodo di isolamento sociale, stanno subendo il virus più potente, spesso invisibile, della violenza domestica“.

“Tenevo anche a dire che la scelta dell’8 maggio non è stata fatta a caso in quanto l’8 è un numero pieno di simbologia: l’8 richiama la Festa dedicata alla Donna (nonostante non di marzo), l’8 maggio si festeggia la Festa della Mamma (anche se non sempre cade nella prima domenica del mese), l’8 ci riporta al concetto di infinito”.