Stamattina l’università di Palermo si è svegliata con manifesti e scritte, dove si legge “Micari ruffiano di corte”.

“Con questa iniziativa – afferma Silvia Fabra, studentessa del Collettivo Universitario Autonomo – gli studenti vogliono criticare l’operato del rettore Micari per l’invito al presidente del consiglio per l’inaugurazione dell’anno accademico che si svolgera’ sabato al teatro Massimo”.

Il rettore Micari – continua la Fabra- invita ad inaugurare l’anno accademico, il presidente Renzi, responsabile insieme ai vari governanti che si sono succeduti, della dequalificazione e del definanziamento della nostra universita’”.

Mentre le strade di Palermo vengono invase dagli studenti delle scuole per il Blocchiamotuttoday, anche gli universitari, insieme a docenti e precari, partecipano allo Sciopero Generale scendendo in corteo dentro il viale universitario e manifestando il loro dissenso nei confronti del governo Renzi e della sua politica che si traduce in continui tagli al mondo della formazione

Dopo aver attraversato il viale delle Scienze in corteo, centinaia di studenti universitari hanno occupato i locali dell’Ersu, “istituzione colpevole di portare avanti una cattiva amministrazione in termini di servizi erogati in merito al diritto allo studio”. Una volta entrati hanno richiesto un incontro al presidente Alberto Firenze per esporre basilari e fondanti rivendicazioni atte a migliorare la condizione dello studente nel suo percorso formativo accademico e a espletare al meglio il proprio diritto allo studio.

“Nella nostra quotidianità vediamo come il diritto allo studio venga continuamente negato dalla cattiva amministrazione di Unipa e dell’Ersu, dalla politica del governo Renzi tutta orientata sui tagli alla formazione. Le aule sovraffollate – dice Silvia Fabra – non ci permettono di seguire in maniera idonea e corretta le lezioni, l’essere classificati nelle fasce di reddito più basse non garantisce, paradossalmente, l’accesso a borse di studio o posti letto costringendo gli studenti aventi diritto alle agevolazioni universitarie a dover comunque fare notevoli sacrifici economici per portare a compimento la propria formazione. Al tempo stesso ci chiediamo dove finiscano i soldi che puntualmente ogni anno versiamo nelle casse dell’ateneo. Se da una parte vediamo una costante riduzione dei servizi, dall’altra vediamo aumentare e aggiungere sempre nuove tasse, come la tassa parcheggio o la tassa del diritto allo studio. Ci siamo stancati di vedere ogni anno gli stessi abusi da parte delle istituzioni universitarie. Siamo stanchi delle solite giustificazioni di enti e istituzioni che non si prendono le loro responsabilità. Proprio loro sono, a nostro parere, la causa di un’Università ormai ridotta in macerie posta all’interno di un processo sempre piu’ inarrestabile di privatizzazione. E’ colpevole chi asseconda gli interessi della propria cricca nelle scelte amministrative. E’ altrettanto colpevole chi taglia di anno in anno i finanziamenti alla pubblica istruzione e alla ricerca. Come studenti dell’Università di Palermo pretendiamo che l’Ente Regionale del diritto allo studio garantisca gli alloggi a tutti gli studenti che risultano idonei in graduatoria, che investa in politiche per estendere il welfare studentesco, che tutti gli studenti considerati idonei a ricevere la borsa di studio possano usufruirne, che la mensa universitaria sia gratis per tutti gli studenti e in alternativa, richiediamo una riduzione dei costi, che lo stesso Ersu faccia presente al MIUR che i soldi del FFO stanziati per l’Università di Palermo sono insufficienti. In sostanza che tuteli il diritto allo studio di tutti gli universitari! Al tempo stesso ci chiediamo dove finiscano i soldi che puntualmente ogni anno versiamo nelle casse dell’ateneo”.

Gli studenti universitari e medi si sono poi diretti verso la facoltà di Lettere e Filosofia per un’assemblea di confronto rispetto a questa importante giornata di dissenso e rivendicazione.

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