La Polizia di Stato ha indagato in stato di libertà un romeno di 46 anni, ritenuto responsabile del reato di maltrattamento di animali.
Si dice che i cani siano i migliori amici dell’uomo, ma non è sempre vero il contrario, come ha dimostrato l’ennesimo episodio di maltrattamento di un cucciolo verificatosi ieri pomeriggio nella zona della Stazione Centrale.
Fortunatamente, una encomiabile coppia di coniugi, che ha assistito agli eventi, ha immediatamente protestato con veemenza contro quegli atti odiosi e li ha segnalati al Numero Unico di Emergenza “112”.
Ieri, intorno alle 15 una pattuglia di poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante il servizio di controllo del territorio, è stata inviata dalla sala operativa in via Paolo Emiliano Giudici, dove era stata segnalata una lite tra due persone a causa di un cane.
Gli agenti, subito accorsi, hanno separato i due uomini e hanno appreso dal racconto di uno dei due che, poco prima, aveva assistito ad un episodio di rara crudezza ad opera dell’altro interlocutore e per questo lo aveva severamente redarguito.
In particolare, quest’ultimo, visibilmente alticcio ed in stato di alterazione, non si era solamente limitato ad urlare all’indirizzo del proprio cucciolo, ma lo aveva ripetutamente percosso, picchiato e lanciato contro le auto in sosta sulla pubblica via.
Secondo il racconto del testimone, confermato dalla moglie che, dal balcone di casa aveva assistito alla scena, l’abietto atteggiamento da parte dell’uomo non sarebbe stato inedito ma già notato in almeno un’altra circostanza, giorni addietro ma sempre sulla stessa via.
Gli agenti si sono immediatamente adoperati per rifocillare il cagnolino, un meticcio, che hanno trovato sulla strada impaurito, tremante, affamato e con una vistosa ferita sull’orecchio.
Il cagnolino, per altro privo di microchip, si sarebbe subito abbandonato tra le braccia dei suoi soccorritori in divisa, dimostrando di sapere distinguere il calore umano di chi con gli animali sa entrare in empatia dall’insensata ostilità di chi li ritiene degli oggetti.
Dopo essere stato medicato e sfamato dalla coppia di coniugi, colpiti in precedenza da tanta spietatezza, il cucciolo è stato affidato, a tarda sera, a personale qualificato del Comune che ha provveduto al suo inserimento in una struttura idonea e sicura.
L’uomo, con precedenti penali ed in preda ai fumi dell’alcol, dopo gli accertamenti di rito è stato indagato per il reato di maltrattamento di animali.
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