È stata rimossa la barca a vela Dorali, affondata sabato mattina davanti alla banchina Barresi del porto di Ustica. Le delicate operazioni sono state condotte da due ditte specializzate, sotto il coordinamento del reparto operativo della direzione marittima di Palermo e con il supporto della locale delegazione di spiaggia.
La tempestività dell’intervento ha consentito il recupero dell’imbarcazione in tempi rapidissimi, scongiurando il pericolo di un inquinamento in una località di assoluto pregio ambientale. A bordo della barca infatti erano presenti centinaia di litri di gasolio che, se riversati in mare avrebbero potuto arrecare gravi danni all’ambiente marino-costiero della prima Area marina protetta istituita in Italia.
L’affondamento
Sabato mattina la barca era ormeggiata nel porto quando, a causa del peggioramento delle condizioni meteo e del mare in tempesta ha urtato violentemente più volte contro la banchina. L’impatto ha causato l’apertura di una falla a poppa che in pochi minuti ha, a sua volta, portato all’inabissamento dell’imbarcazione.
Gli immediati soccorsi da parte degli usticesi, in attesa dell’arrivo della Guardia costiera dell’isola, insieme agli operatori portuali, alcuni diving e alla marineria locale, hanno portato in salvo gli occupanti della barca hanno evitato il peggio traendo in salvo i passeggeri, due turisti svizzeri, e agevolato le operazioni di contenimento dei danni.
Su disposizione dell’autorità marittima di Palermo, sono state prontamente posizionate delle panne galleggianti intorno all’unità sinistrata mentre una squadra di operatori subacquei era incaricata di immergersi al fine di mettere in sicurezza i serbatoi di gasolio presenti a bordo, tramite chiusura degli sfiati.
Le operazioni di rimozione
Ieri l’arrivo dell’autogru e la bonifica dello specchio di mare dove è avvenuto l’inabissamento. La barca si trova adesso sulla banchina Barresi in attesa dello smaltimento che dovrebbe avvenire in tempi brevi.
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