Sono complessivamente 91 le istanze presentate da enti non-profit, singoli e associati, che hanno chiesto al Comune di Palermo di poter avere in concessione beni confiscati alla mafia.
È scaduto infatti il termine per il deposito telematico delle domande, con una innovativa procedura interamente informatizzata.
Il Sindaco ha già firmato il provvedimento di nomina della Commissione, composta dai tre Capi Area responsabili del Patrimonio, della Cultura e delle Politiche Sociali, assegnando come termine ultimo per l’esame dei progetti il prossimo 30 maggio.
“Poiché ogni proponente aveva la facoltà di presentare al massimo due progetti per due diversi beni – spiega l’assessore al patrimonio Luciano Abbonato – è prevedibile che il totale dei progetti sia fra 100 e 150: un grande successo e la testimonianza di come la procedura adottata abbia funzionato assicurando trasparenza e regolarità formale.”
Per il Sindaco Leoluca Orlando, “con questo bando abbiamo compiuto un passo importante, mettendo a disposizione della città e del suo ricco mondo associativo un grande patrimonio, il cui uso sociale è un grande strumento per la realizzazione di progetti ed attività a favore della collettività.
Anche per questo faremo di tutto perché questi progetti muovano i primi passi nel più breve tempo possibile.”
Complessivamente sono 67 i beni messi a bando (26 appartamenti ad uso ufficio di quadratura variabile fra 29 e 1.100 metri quadri; 29 magazzini di quadratura variabile fra 28 e 600 metri quadri; 6 ville o complessi di ville) ed erano 161 gli enti ammessi alla presentazione dei progetti.
Gli enti non profit ammessi alla fase di presentazione delle istanze avevano inizialmente potuto visionare online delle schede descrittive dei beni, prenotando la visita agli stessi per prendere contezza dello stato degli immobili per i quali presentare i progetti. Questi ultimi sono stati presentati in modo “dematerializzato” tramite l’invio di file certificati elettronicamente.
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